A pochi giorni dalla ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi ha voluto incontrare i responsabili degli organi di informazione che lavorano in città. Un appuntamento diventato negli anni un piacevole incontro, con il vescovo che ha affrontato diverse tematiche. L’apertura è tutta dedicata alle recenti celebrazioni per San Feliciano, che hanno visto a Foligno una delegazione di maroniti arrivati dal Libano: “Quella è stata l’esperienza di una Chiesa che supera anche il campo visivo – spiega Gualtiero Sigismondi – ho sempre detto che la Chiesa è ricca perché è polifonica. La loro visita era stata programmata già dallo scorso anno, ma la provvidenza ha voluto che i maroniti siano arrivati a Foligno in un periodo nel quale il Medio Oriente è interessato dalla questione dei profughi e della loro accoglienza”. E proprio in merito all’accoglienza delle persone in difficoltà, il vescovo Sigismondi ed il direttore della Caritas, Mauro Masciotti, hanno fatto il punto della situazione a Foligno: “E’ importante avere una cultura dell’accoglienza che ancora non c’è” sottolinea Sigismondi, lasciando poi la parola a Masciotti. “Già dal 2011 con l’emergenza del Nordafrica abbiamo testato l’esperienza dell’accoglienza di piccoli numeri di persone, perché crediamo nell’integrazione – spiega il numero uno della Caritas diocesana – la dimostrazione che la nostra accoglienza funziona è una vicenda avvenuta nella frazione montana di Serrone. La casa canonica aveva ospitato alcuni profughi che in un primo momento non erano visti bene dalle persone del posto. Ma quando una notte un anziano è caduto nella sua abitazione e si è fatto male, i primi a soccorrerlo sono stati proprio i giovani della Nigeria e del Gambia che erano lì ospitati. Beh – racconta con orgoglio Masciotti – quando abbiamo dovuto trasferire queste due famiglie ospitate, tutti li hanno salutati con le lacrime agli occhi e non volevano che andassero via”. Altro impegno preso dalla Caritas di Foligno, dopo la visita della delegazione libanese, è quella di iniziare a lavorare in quei territori. Poi il vescovo di Foligno è intervenuto anche sulla crisi lavorativa: “In molti vengono a chiedermi lavoro, pensando quasi che possa essere un ufficio di collocamento. Quello che più mi fa male è vedere persone della mia età che hanno perso il proprio posto. Su questo fronte devo ringraziare alcune grandi aziende della città che hanno salvaguardato molti lavoratori”. Febbraio e marzo saranno poi due mesi che vedranno il vescovo compiere una sorta di mini visita pastorale. Cinque gli incontri fissati nel territorio con delle stazioni quaresimali che saranno momento di preghiera e riflessione nell’anno del Giubileo della misericordia: “Da questi incontri mi aspetto la possibilità di costruire un percorso di misericordia e il secondo è quello di prendermi più tempo per ascoltare e dedicare del tempo alla confessione”. Di strettissima attualità il tema delle unioni civili, con il Family Day di Roma che ha gridato il suo no: “E’ una giornata particolarmente rovente – afferma il vescovo di Foligno – la piazza non è lo strumento abituale, ci si arriva perché è stata toccata la famiglia e sono state fatte brillare delle mine, si è passato ogni limite, è stato minato l’architrave della società”. Per l’occasione, da Foligno sono partiti tre pullman. E proprio al valore della famiglia sarà assegnato il Premio della Bontà 2015, che domenica 31 gennaio vedrà protagoniste due donne folignati che, come spiega Mauro Masciotti: “Hanno ritrovato loro stesse ed il proprio nucleo familiare, due mamme coraggio che hanno mandato avanti la loro famiglia anche senza il coniuge – afferma il direttore della Caritas -. Oltre al premio, grazie al fondo di solidarietà della Ceu potranno contare su tre mesi di accompagnamento per poter poi trovare un’attività lavorativa”. Un importante incentivo per il Premio della Bontà è arrivato anche dalla Fondazione Carifol, che ha contribuito all’iniziativa.
Premio della Bontà, la diocesi sceglie due “mamme coraggio”
Pubblicato il 30 Gennaio 2016 14:21 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:39
Gualtiero Sigismondi e Mauro Masciotti
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