E’ iniziato il faccia a faccia tra accusa e difesa nel processo che vede il carabiniere Emanuele Armeni accusato della morte del collega Emanuele Lucentini che, il 16 maggio 2015, perse la vita nel piazzale della caserma di Foligno a causa di un colpo di mitraglietta. Come già annunciato “La difesa ha avanzato la richiesta di rito abbreviato condizionato in subordine ad un rito abbreviato secco” – dichiara ai microfoni di Rgu uno degli avvocati della famiglia Lucentini, Maria Antonietta Belluccini. In pratica è stato chiesto di poter dimostrare la tesi portata avanti dalla difesa, attraverso un nuovo valutazione balistica super partes, per poter dimostrare l’innocenza di Armeni. Richiesta che è stata concessa dal giudice, dunque tutto rinviato al 22 marzo per il giuramento del consulente a cui verrà conferito l’incarico.Proprio qualche giorno fa intanto è stata depositata dagli avvocati della famiglia Lucentini, Maria Antonietta Belluccini e Giuseppe Berellini, la perizia da parte del consulente dell’accusa. Presente stamattina oltre ad Armeni, anche i familiari della vittima. “Ci siamo costituiti parte civile – continua la Belluccini – io per Stefania Leonardi, moglie di Lucentini, e la mamma Vittoria, l’avvocato Berellini per Giancarlo e Daniela Lucentini, padre e sorella di Emanuele”.
Processo Armeni, accordato l’abbreviato e una nuova perizia
Pubblicato il 23 Febbraio 2016 17:39 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:20
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