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Foligno, botta e risposta tra istituzioni e Comitato genitori sulle scuole

Pubblicato il 12 Aprile 2017 09:01 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:38

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Da una parte il lavoro delle istituzioni, dall’altra le preoccupazioni dei genitori. Rimangono ancora distati le posizioni delle parti all’indomani del consiglio comunale straordinario sull’edilizia scolastica andato in scena a Foligno. Un appuntamento atteso, al quale hanno partecipato moltissimi dirigenti scolastici, mentre pressoché assenti i genitori degli alunni folignati. A rappresentarli c’era comunque Stefano Trabalza, presidente del Comitato, che nel corso del suo intervento è apparso tutt’altro che soddisfatto della situazione attuale degli edifici. Ad aprire i lavori è stato l’assessore folignate Graziano Angeli, che ha fatto il punto della situazione sulle strutture di competenza comunale. E’ stata ricordata la demolizione e il rifacimento della “Carducci”, così come gli interventi che vedranno la ricostruzione ex novo delle scuole di San Giovanni Profiamma, Corvia e Scafali (quest’ultime con una possibile sede unica). Sull’area dell’ex Foro Boario invece, grazie ai soldi del Piano città potrebbe nascere un polo capace di ospitare una scuola media, un’elementare, una palestra e servizi vari. “Non vogliamo più essere il Paese delle fatalità – ha ricordato Angeli – ma delle eccellenze”. La palla poi è passata all’ingegner Andrea Rapicetta per quanto riguarda gli edifici di proprietà provinciale. “Le strutture, benché vecchie e costruite con norme non più attuali – ha sottolineato – si sono comportate bene. Nonostante il coefficiente di vulnerabilità basso, i danni sono stati minimali”. Entro l’estate poi, partiranno i lavori per sistemare alche problematiche all’Ite “Scarpellini”. E per il nuovo anno scolastico, anche alcune aree dello scientifico “Marconi” dovrebbero essere riconsegnate dopo i necessari lavori. Per la Regione la parola è andata all’ingegner Paolo Ciaccasassi, che ha ricordato come metà delle strutture abbiano risposto in maniera positiva alle sollecitazioni del sisma. Presente anche l’assessore regionale Antonio Bartolini, che ha promesso il termine delle verifiche sismiche su tutti gli edifici umbri entro il 31 agosto 2018. Lo stesso, ha poi voluto fotografare l’attuale situazione attuale anche in base alle leggi e disposizioni nazionali. Duro l’intervento di Stefano Trabalza in rappresentanza dei genitori: “Ho sentito dire che i collaudi sono stati fatti dal sisma e non da prove scientifiche vere – ha esordito -. Non ci sto a collaudare le strutture sulla pelle dei nostri figli. La legge impone da quindici anni di verificare gli edifici, ma la media nazionale dice che sono stati controllati solamente il 30% di essi”. Trabalza ha ricordato come una soluzione tampone potrebbe essere quella di utilizzare i Musp (Moduli ad uso scolastico provvisori), rendendo comunque antisismiche tutte le scuole perché, ha specificato: “Non è vero che le risorse non ci sono. Se si vuole si trovano”. Prima del dibattito politico tra i consiglieri, ha preso parte alla discussione anche Maria Paola Sebastiani, dirigente del “Marconi”: “C’è bisogno di un tavolo tecnico congiunto tra scuole di primo e secondo livello formativo. Inoltre – ha concluso – il Comune dovrebbe prendersi carico di tutti gli edifici”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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