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Due Mondi, su il sipario. Stasera inizia la sessantesima edizione

Pubblicato il 30 Giugno 2017 09:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:06

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Ci siamo. Con il “Don Giovanni” di Mozart al teatro “Menotti” stasera si alza a tutti gli effetti il sipario sull’edizione numero sessanta del Festival dei Due Mondi. Sei decenni di storia della manifestazione culturale per eccellenza della città di Spoleto e che deve i suoi natali al maestro Gian Carlo Menotti, la cui ricorrenza verrà celebrata a dovere, con un calendario che pare abbia già trovato consensi tra gli appassionati del genere, tanto che gli alberghi fanno registrare già il tutto esaurito e i biglietti dei vari spettacoli non soddisferanno di certo tutte le richieste che stanno pervenendo in questi giorni, nonché una serie di iniziative che, in qualche modo, faranno fare un tuffo nei tempi passati della kermesse culturale spoletina. Il tutto “condito” da una unione di intenti come non si vedeva più da tempo. E a sottolinearlo è stato il riconfermato direttore artistico del Festival dei Due Mondi, Giorgio Ferrara, alla vigilia dell’apertura dell’evento. “Questa sessantesima edizione del Festival dei Due Mondi, ha unito intorno alla manifestazione tutta la città – sono state le parole di Ferrara – alla faccia di quelli che protestano, c’è un amore nuovo che sta nascendo intorno al Festival inventato da Giancarlo Menotti nel 1958”. “Avevamo bisogno di un grande Festival, per le ormai ben note vicende, e un grande Festival avremo – ha aggiunto il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, supportato anche dall’assessore alla Cultura, Camilla Laureti – che il programma sia quanto di meglio si poteva proporre è certificato dal fatto che le strutture ricettive hanno già fatto registrare il tutto esaurito e che non riusciamo a soddisfare tutte le richieste dei biglietti a disposizione per i vari spettacoli. Come amministrazione avremo il compito di far trovare una città accogliente, così da far vedere a chi arriverà a Spoleto che, sì, siamo una piccola città, ma di serie A”. Novità a parte, seppur importanti, non poteva mancare un pensiero speciale per colei che è stata sempre vicina al Festival dei Due Mondi, Carla Fendi, scomparsa qualche settimana fa. “Abbiamo perso un grande personaggio, ma Carla Fendi, che si interessava sempre molto a ciò che veniva proposto e suggeriva lei stessa idee, sarà sempre in mezzo a noi, a controllarci – sono state le parole del direttore artistico Ferrara – per lei verrà celebrata una messa, grazie alla disponibilità del nostro arcivescovo Boccardo, e ci sarà una menzione speciale in occasione del concerto finale”. Per parlare invece delle novità che caratterizzeranno questa sessantesima edizione del Festival, o almeno alcune di esse, a illuminare il cielo di Spoleto in questi giorni di Festival dei Due Mondi, ci sono le 60 lune di Giancarlo Neri, a ricordare ogni anno del Festival. E poi ci sono i manifesti d’autore del Festival dei Due Mondi che lo street artist Mattia Santarelli ha realizzato sulla pavimentazione di piazza del Mercato. E infine, ma non ultima, c’è la mostra diffusa realizzata per ripercorrere la storia del Festival che idealmente parte dalla Rocca Albornoziana e si estende su vari punti della città, mobilità alternativa compresa. E stasera si comincia, dunque, con il Don Giovanni di Mozart al Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” che va così a concludere il progetto artistico triennale della trilogia di Mozart/Da Ponte, realizzato grazie alla collaborazione con il Ravenna Festival, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Teatro Coccia di Novara.

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