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Valle Umbra Servizi, in cinque anni l’utile è decuplicato

Pubblicato il 14 Luglio 2017 09:41 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:02

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Dai 240mila euro di utile netto del 2012 ai circa 2 milioni e 400mila euro del 2016. Sono i numeri della Valle Umbra Servizi, che pochi giorni fa ha visto l’assemblea dei 22 comuni soci approvare il bilancio aziendale dell’ultimo anno. Con la ratifica del documento, è stata certificata una crescita d’utile davvero impressionante. Frutto, secondo il presidente Maurizio Salari, del rafforzamento di una gestione patrimoniale e finanziaria che è migliorata “sia – spiega il numero uno di Vus – grazie ad una maggior puntualità dei comuni soci nei pagamenti dei corrispettivi del servizio di igiene urbana, ma anche – prosegue – per l’adozione di una politica finanziaria di gruppo (ra la capogruppo Valle Umbra Servizi e la controllata VusCom”. Con operazioni di cash pooling fra le due aziende si è avuta una riduzione degli oneri finanziari complessivi di scoperto; con operazioni ad ombrello per 21 milioni di euro si è invece avuto accesso agevolato al mercato finanziario. “Tutto ciò – spiegano dall’azienda – ha permesso a Valle Umbra Servizi di ridurre i contraccolpi della crisi del mercato finanziario e del credito, potendo contare sulla valutazione complessiva del gruppo”. GLI IMPIANTI – La multiutility pubblica è riuscita a rafforzare anche in campo regionale il proprio ruolo, in particolare nel settore dell’igiene urbana, grazie ad una politica innovativa in materia impiantistica. La costruzione del biodigestore per la lavorazione della frazione organica umida, con produzione di biometano da immettere in rete, è già avviata (i lavori dovranno essere ultimati entro il corrente anno) e si associa ad un miglioramento della qualità del materiale raccolto, grazie alla domiciliarizzazione del servizio, iniziata dal Comune di Foligno. Anche per l’impianto di trattamento della Forsu, è stato approntato un progetto esecutivo fortemente innovativo che prevede non solo la riduzione dei volumi dell’indifferenziato residuale della raccolta differenziata ma la separazione e la valorizzazione anche delle componenti secche (carta e plastica) ancora presenti nell’indifferenziato raccolto. L’impianto permetterà di ridurre sensibilmente i quantitativi di rsu da smaltire in discarica. ACCORDO CON SOGEPU – Senza dimenticare che quest’anno è stato firmato anche l’accordo con Sogepu. Con l’esaurirsi della discarica di Sant’Orsola, importanti quantitativi annui dei rifiuti prodotti nel territorio folignate e spoletino saranno smaltiti nella discarica di Belladanza, mentre l’impianto di Casone tratterà parte dei rifiuti dell’Ati 1. INVESTIMENTI – Cinque milioni di euro gli investimenti nel corso del 2016 e venticinque negli ultimi cinque anni. Dalla nascita della società, nel 2003, gli investimenti dell’azienda pubblica ammontano a circa 115 milioni di euro. Infine lo stesso Salari ha evidenziato ai Soci come due potenziali pericoli deflagranti per la vita dell’azienda, legati alle due annose questioni legali, ossia il contenzioso con l’Agenzia delle Dogane per oltre 8 milioni euro e con la società Eon/Endesa legata alla sottensione idrica dell’acquedotto dell’Argentina siano state nel corso dell’anno ribaltate a favore dell’azienda. “Siamo orgogliosi” ha concluso il presidente Salari “di gestire una società interamente pubblica, e quindi di proprietà di tutti i cittadini di questo territorio, essendo riusciti a coniugare un risultato economico di grande importanza, come era d’altronde doveroso per una società che opera sul mercato, con l’obiettivo di fornire ai nostri concittadini servizi sempre più efficienti a costi contenuti”. L’assemblea ha deciso di distribuire ai Comuni soci il 40% degli utili netti conseguiti nell’anno, mentre il resto andrà ad incrementare la struttura patrimoniale aziendale, per realizzare nuovi investimenti in mezzi e attrezzature.

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