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Rasiglia più forte del sisma. Dopo un anno di stop torna il presepe

Pubblicato il 21 Dicembre 2017 17:53

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L’anno scorso abbiamo sentito la sua mancanza, e non poco. Da dieci anni ormai – era il periodo post terremoto del ’97 – il Natale in Umbria prende vita tra i vicoli del paese di Rasiglia che si trasforma in presepe. Un appuntamento, quello del 26 dicembre e del 6 gennaio, impossibile da perdere ma a cui lo scorso anno il territorio aveva dovuto rinunciare a causa del sisma che poche settimane prima aveva colpito nuovamente la regione. Quello del 2016 è stato senz’altro un Natale particolare, segnato dalle paure e dai disagi che le scosse hanno provocato. Fortunatamente il 2017 ha riportato lo spirito e la magia che appartengono a questo periodo, magia che torna a ad accendere anche Rasiglia. Quello che si sta per concludere, è stato un anno memorabile per il suggestivo borgo tra le acque. Oltre al costante aumento di visitatori nel periodo primaverile ed estivo (leggi qui), la bellezza di Rasiglia è stata più volte raccontata da televisioni e media nazionali. Qui, nel paese-presepe, il tempo sembra fermarsi e chiunque riesca a recarsi nel piccolo borgo in quei due giorni deve prepararsi ad assistere ad un suggestivo racconto. Il racconto di un piccolo borgo che nonostante il colpo subito non ha perso la sua identità. ‘Natale a Rasiglia’ nasce esattamente dieci anni fa, come già detto a seguito del sisma del ’97. All’epoca del paese erano rimaste solo strade deserte, e nell’aria il fantasma di un passato che andava piano piano svanendo. La comunità, che sembrava ormai dispersa, ha ritrovato però poco a poco il suo senso di appartenenza. Gli abitanti hanno tirato fuori dai loro cassetti vecchie foto, hanno rispolverato vecchi ricordi, si sono ritrovati nei posti di sempre, proprio come una grande famiglia. Ne è nato il libro “Rasiglia com’era” e insieme a lui il presepe vivente che proprio dal passato prende i contorni. Gli abitanti di Rasiglia ripropongono, immersi nell’architettura rurale che rende il paese unico nel suo genere, scene di vita quotidiana dei primi del ‘900. E’ in questo scenario che prende vita la natività, tra il fabbro che lavora il ferro, la donna che tesse le fila, chi fa il pane, chi raccoglie l’acqua dalle sorgenti. Una nuova scena, tra tutte le altre, sarà “Il rifugio delle fiabe incantate” dove, davanti ad un grande camino, bambini e non solo potranno ascoltare bellissime storie di sogni e avventura, tratte dai testi di nonno Dino e di altri notevoli autori. L’appuntamento è il 26 dicembre e il 6 gennaio, dalle 16 alle 19, per vivere insieme Rasiglia com’era e com’è ancora oggi.  

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