Nessuno di loro è originario di Foligno, ma hanno scelto il “Centro del mondo” per aprire quella che amano definire una “bottega digitale”. Sono architetti, designer ed esperti di modellazione in 3D gli artigiani 4.0 che si sono messi in testa un’idea ambiziosa: quella di salvare i beni culturali attraverso la tecnologia. La loro sembra essere già una scommessa vinta. I protagonisti di questa bella storia sono Andrea Temperini, Andrea Magi, Andrea Serena e Giulio Siena, tutti di trentaquattro anni, che si avvalgono anche della collborazione degli architetti Chiara Marchionni e Matteo Cipolloni. Nato tre anni fa, il loro “Essential Ark” non è un semplice studio d’architettura, ma qualcosa di più. Le potenzialità del giovanissimo team hanno già attratto l’attenzione della Cna dell’Umbria, oggi tra i principali sostenitori. Ma c’è di più. Lo studio folignate può vantare anche una prestigiosa collaborazione, quella con il colosso americano dell’informatica Microsoft. Collaborazione che ha portato a scansionare e riprodurre attraverso degli ologrammi la copia del David di Michelangelo che si trova nell’omonimo piazzale fiorentino. Il loro lavoro è stato poi proiettato nel corso dell’inaugurazione della sede italiana di Microsoft, davanti a 300 persone tra industriali ed esperti del settore, “ma il nostro obiettivo – dichiarano i giovani artigiani folignati – è quello di far entrare l’arte nelle case di tutti, attraverso le nuove tecnologie ed i visori”. E’ proprio l’arte e, più in generale i beni culturali, il chiodo fisso dei giovani artigiani 4.0 “made in Foligno”. In questi giorni sono in corso le scansioni interne ed esterne della Cattedrale di San Feliciano, lesionata e mai più riaperta dopo il sisma del 2016. Il loro studio servirà poi alla Diocesi di Foligno per predisporre al meglio i lavori di ristrutturazione. Martedì mattina il team di architetti e designer ha messo in piedi l’operazione in piazza della Repubblica, effettuando i rilievi con il laser scanner, riprese aree con un drone e corredando poi il tutto con delle fotografie scattate con una reflex. “I dati catturati dai vari strumenti vengono poi uniti in un unico oggetto in 3D che ha come margine di errore un centimetro – spiegano i responsabili di Essential Ark -. Questo è un procedimento che non tutti utilizzano, ma che oggi rappresenta un modo innovativo di lavorare in questo settore”. La loro tecnica permette quindi di avere delle riproduzioni fedeli di ciò che viene scansionato, così come è avvenuto anche per il Ponte delle Torri di Spoleto, “scandagliato” dallo studio folignate a seguito del sisma di due anni fa. Tra le ultime fatiche c’è quella legata alla Villa romana di Spello. Solamente poche settimane fa l’inaugurazione del museo in località Sant’Anna dove è possibile, oltre a visitare gli splendidi mosaici, effettuare anche un tour in 3D della domus. Il viaggio tridimensionale è stato realizzato partendo dalle scoperte degli archeologi, che hanno poi permesso di ricostruire fedelmente quella che doveva essere la Villa in epoca romana. Indossando i visori, i visitatori di Sant’Anna potranno così immergersi nel passato, camminando da una stanza all’altra della sfarzosa residenza d’età Imperiale. “Crediamo molto in questo nuovo tipo di approccio all’architettura e al recupero dei beni culturali – raccontano ancora i giovani artigiani del digitale -. Oltre a tanto impegno, il nostro segreto sta nel fatto che ci divertiamo un mondo a fare quello che facciamo”.