Pierluigi Pardo e Giacomo Marinelli Andreoli. Sono loro i vincitori dell’edizione 2018 del premio giornalistico “Angelo Marinangeli”. La cerimonia si svolgerà domani, domenica 14 ottobre, alle 11.30 alla Pinacoteca Comunale di Nocera Umbra. Pierluigi Pardo, vincitore del premio per la categoria nazionale, è un giornalista Mediaset e si è fatto conoscere e amare dal grande pubblico per la sua grande capacità di raccontare lo sport e i suoi protagonisti e ha arricchito la sua carriera con la scrittura di libri. La sua ultima opera è il romanzo “Lo stretto necessario”. A Giacomo Marinelli Andreoli, direttore di Trg, andrà il riconoscimento per quanto riguarda la categoria regionale. Marinelli Andreoli da anni racconta l’attualità umbra e recentemente, con il libro “Nel Segno dei Padri”, ha portato alla luce una storia di affetto che si è svolta durante la Seconda guerra mondiale, al di là delle divisioni causate dalle guerre. Il premio “Angelo Marinangeli” giunge così alla sua quarta edizione, nato con l’intento di ricordare il decano dei giornalisti umbri, sempre al servizio della professione e del suo territorio. CHI ERA – Angelo Marinangeli, scomparso nel 2009, vive fin da giovane la passione del giornalismo, iniziando a collaborare con i giornali locali, parrocchiali, fino ad approdare come pubblicista, al periodico “La Voce” e al quotidiano “La Nazione”, con il quale ha collaborato in veste di corrispondente fino alla data della sua morte. La sua lunga carriera lo ha visto scrivere per varie testate nazionali come ad esempio il “Corriere dello Sport” e su molti periodici locali, dei quali spesso ha curato anche la direzione. E’ stato l’ideatore e il conduttore per oltre 20 anni della trasmissione “Palla al Centro” di Radio Subasio, una sorta di “tutto il calcio minuto per minuto” del calcio dilettantistico umbro, per la quale è stato insignito di numerosi premi sia nazionali che regionali. Per 25 anni è stato membro del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, assumendo in seno allo stesso la vicepresidenza della prestigiosa Commissione ricorsi, per ben due legislature consecutive. Quando Radio Subasio diventa network nazionale, Angelo Marinangeli approda per un periodo a Radio Onda Libera, per poi lasciare definitivamente, anche per problemi di salute, l’attività radiofonica. Gli ultimi anni della sua vita li ha trascorsi a scrivere ancora cronache per la carta stampata, e con alcune ospitate televisive e radiofoniche, legando indissolubilmente il suo nome al calcio dilettantistico umbro. IL RICORDO – A ricordare la figura di Angelo Marinangeli alla vigilia dell’edizione 2018 del premio è la figlia Mariella, da sempre in prima linea per tenere alta la memoria del padre. “E’ impossibile scegliere un ricordo sui tantissimi che ancora conservo, posso dire che la sua famiglia ha vissuto l’avventura calcistica di papà a 360 gradi – afferma Mariella Marinangeli – da piccolo non capisci perché tuo padre ti viene sottratto la domenica, ma abbiamo capito cosa è riuscito a fare nella sua carriera con il passare del tempo. Anche con la sua morte abbiamo ricevuto una miriade di testimonianze che tutt’ora si palesano – prosegue -. Ci ha lasciati una domenica, appena finite le partite, quasi come se non volesse disturbare. Il fatto che avesse fatto tanto per il calcio umbro, lo abbiamo capito quando da tutta Umbria ci sono arrivate le richieste di svolgere i funerali di mattina, per permettere alle squadre e agli addetti ai lavori di essere presenti”.
L’Umbria ricorda Angelo Marinangeli: domenica a Nocera la quarta edizione del Premio
Pubblicato il 13 Ottobre 2018 10:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:35
Giacomo Marinelli Andreoli e Pierluigi Pardo
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