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La bellezza in campo educativo e religioso, il vescovo incontra gli studenti del “Da Vinci”

Pubblicato il 20 Gennaio 2020 12:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:11

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L’incontro promosso dal locale comitato è in programma per venerdì 7 novembre nella sala adiacente la chiesa di San Paolo a Foligno. Ad intervenire l’assessore alle Infrastrutture Francesco De Rebotti e anche Guido Perosino, in passato amministratore di Quadrilatero

La bellezza in campo educativo e nelle religioni. Sono questi i temi dell’incontro all’Istituto tecnico tecnologico “Da Vinci” di Foligno, che negli scorsi giorni ha visto anche la presenza del vescovo Gualtiero Sigismondi. L’incontro, che rientra nell’ambito del progetto “Cittadini del mondo” promosso dalla Diocesi di Foligno, ha ospitato anche il dottor Enrico Bertoni, direttore del Museo interreligioso di Bertinoro. “Quando si è fermi davanti allo specchio o si rimane inchiodati a un tablet a stabilire connessioni prive di relazioni, non si cresce – ha affermato il vescovo di Foligno, monsignor Sigismondi -. Diventiamo adulti – ha proseguito il presule – quando proviamo la manovra del distacco da sé stessi per aprirci agli altri attraverso il mare aperto della bontà la quale, per essere veramente tale, ha bisogno di manifestarsi come bellezza”.“La bellezza come la verità – ha sottolineato il vescovo – è ciò che infonde gioia nel cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione”. All’incontro erano presenti anche la dirigente scolastica Rosa Smacchi, monsignor Luigi Filippucci responsabile del progetto “Cittadini del mondo” e il professor Carlo Felice, docente di religione cattolca all’Itt “Da Vinci”, che ha svolto anche il ruolo di moderatore del convegno. Il vescovo ha voluto toccare il cuore dei ragazzi invitandoli a visitare i luoghi d’arte, che sono un’occasione di arricchimento culturale che rafforza la crescita umana e spirituale. Infatti, l’educazione e l’arte, come osserva Papa Francesco s’incontrano attraverso i linguaggi della musica e della poesia, della scultura e della pittura, del teatro e del cinema. Tutte queste espressioni della creatività umana possono essere canali di fraternità e di pace tra i popoli della famiglia umana, come pure di dialogo tra le religioni”.

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