È scontro a Foligno sul futuro dell’Afam, l’azienda che si occupa della gestione delle farmacie comunali. Ad accendere gli animi dell’opposizione di centrosinistra è stata la convocazione della prima commissione consiliare per cambiare lo statuto dell’Afam. “Una sola poltrona all’Afam non bastava – attaccano dalla minoranza – e allora la decisione di crearne altre, passando da un amministratore unico, che aveva saputo guidare le farmacie comunali verso un cospicuo attivo, a tre o cinque amministratori, in piena crisi economica”. Per Pd, Patto per Foligno e Foligno 20/30 “la destra folignate dimostra che il cambiamento tanto reclamizzato c’è stato, ma in peggio”. “Prima – commentano – criticava le scelte delle passate amministrazioni, ora, siccome non bastano i posti che vuole occupare, ne aggiunge altri”.
Per i gruppi di centrosinistra ritornare al vecchio consiglio d’amministrazione “è un errore enorme – commentano – dal punto di vista manageriale e di prospettiva, un aumento di poltrone per sfamare gli appetiti degli scontenti. È un doppio errore – concludono – una scelta sbagliata, nel momento sbagliato; una scelta irrispettosa nei confronti della città e dei cittadini che stanno vivendo una crisi senza precedenti”.
E non si è fatta attendere la replica del sindaco di Foligno. A pochi minuti dalla nota delle opposizioni di centrosinistra è, infatti, arrivata anche quella di Stefano Zuccarini. “L’attuale amministratore unico è riuscito a risollevare la situazione ed infatti la nuova amministrazione comunale di centrodestra lo ha lasciato al suo posto – ha dichiarato il primo cittadino – Abbiamo premiato il merito e riconosciuto il valore di un professionista, senza guardare le etichette politiche, nell’interesse superiore della città e dei cittadini. Adesso – ha però aggiunto – occorre fare uno scatto in avanti, proprio per questo vogliamo mettere alla guida dell’Afam dei professionisti che possano apportare le competenze necessarie per farne davvero una eccellenza in termini di servizi erogati e una risorsa per economica per il Comune”.
Secondo il sindaco Zuccarini la scelta di tornare al vecchio cda non avrà “alcun costo aggiuntivo per la società, perché – spiega – il già esiguo compenso attualmente spettante all’amministratore unico, verrà ripartito ai nuovi componenti, rendendo pertanto gli incarichi non certo ‘appetibili economicamente’”. “E’ certo, quindi, che chi guiderà l’Afam, lo farà esclusivamente per spirito di servizio, amore per la città e per l’azienda che rappresenta. Il tempo delle ricche poltrone e dei carrozzoni tanto cari alla sinistra umbra è finito. Così come estinto è il sistema dei compensi a pioggia a politicanti inesperti ed incapaci. Non accettiamo lezioni da chi ha sottomesso Foligno e l’Umbria per oltre mezzo secolo, al suo sistema clientelare”.