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Quintana, la palla passa alla Regione. Intervista a Metelli: “Sarà come una rinascita”

Pubblicato il 12 Agosto 2020 16:49 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:27

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“Non fare la Quintana sarebbe stata la strada più facile”. Potrebbe essere riassunto così il Metelli-pensiero a pochi giorni dalla decisione, da parte dell’Ente Giostra, di svolgere il 13 di settembre la“tenzone” del 2020 in aggiunta a circa due settimane di taverne aperte. Non usa mezze misure il numero uno di palazzo Candiotti, soprattutto nei confronti di chi ha criticato la scelta di svolgere la manifestazione – seppur in maniera ridotta – in periodo di pandemia. “E’ una festa importante per la città ed il Comune ha tenuto a sostenere questa nostra idea – commenta il presidente Domenico Metelli -. Sarà come un regalo alla città, una rinascita voluta dall’Ente Giostra e dalla stragrande maggioranza dei priori”. Le volontà di palazzo Candiotti ora dovranno collimare con quelle che saranno le direttive della Regione e soprattutto del prefetto. Passato Ferragosto, i vertici dell’Ente Giostra saranno convocati a Perugia per illustrare le modalità di accesso al “Campo de li Giochi” e le misure di sicurezza anti-contagio da adottare in quell’occasione. “Prevediamo un po’ meno della metà dell’attuale capienza – precisa Domenico Metelli – interpretiamo i nostri quattro settori per gli spettatori come se fossero quattro piazze distinte: nessuno si incrocerà e ci saranno entrate e uscite differenziate per ogni tribuna”. Solamente dopo Donatella Tesei e Armando Gradone, rispettivamente presidente dell’Umbria e prefetto di Perugia, si pronunceranno sul possibile allargamento delle maglie rispetto all’attuale ordinanza regionale, che prevede al massimo 1.000 spettatori per eventi di questo tipo. Nel frattempo si lavora anche per realizzare una possibile diretta tv nazionale. TAVERNE – Anche le taverne, che apriranno due settimane prima della Giostra, dovranno rispettare le direttive imposte per i ristoranti. Mascherina quando non si è al tavolo, minori posti a sedere e recapiti per essere contattati in caso d’emergenza. “Parliamo di una Quintana straordinaria e quindi dovremmo comportarci con tutto ciò che di straordinario ne consegue – commenta il presidente Metelli -. Se qualche rione non se la sente viste le responsabilità, potrà non aprire la taverna. Purtroppo per le manifestazioni come la nostra non sono previsti aiuti, quindi non possiamo permetterci di rimanere con le taverne chiuse. Anche perché – prosegue il numero uno di palazzo Candiotti –, la nostra rievocazione, rilascia circa 4/5 milioni sul territorio. Abbiamo avuto pressioni da bar, attività commerciali e produttori di generi alimentari per aprire le taverne, altrimenti anche loro avrebbero perdite per centinaia di migliaia di euro. Dico questo, per rispondere a tutti coloro che hanno sempre la polemica sulla punta della lingua e non hanno nessuna percezione di come funzionano certi meccanismi: non è vero che se fermi la Quintana per un anno, non succede niente”. UN NUOVO ’46 – Molti già vedono la Quintana del 2020 come quella del 1946: una manifestazione che permetterà ad una città di ripartire dopo un periodo difficile: “La Quintana a settembre è qualcosa di meraviglioso, sarà una boccata d’ossigeno per le tante attività della nostra città – sottolinea Domenico Metelli –. Foligno con la Quintana rinascerà come nel dopoguerra, anche se mi rendo conto che siamo in mezzo a tante difficoltà”. E se alcuni disagi sono oggettivi, c’è comunque anche la mano tesa del Comune, pronto a concedere più spazi ai rioni per aumentare il distanziamento anche fuori i perimetri delle taverne. “Devo ammettere che c’è un po’ di preoccupazione nell’organizzare una festa così durante il Coronavirus, soprattutto per il sottoscritto che è il responsabile della sicurezza del Campo – commenta il presidente Metelli -, ma grazie alla forza e alla tenacia dei magistrati e dei priori, siamo sicuri che ci aspetterà una Quintana straordinaria. Inoltre, vedendo quello che succede nelle zone della ‘movida’ o nelle varie parti d’Italia tra discoteche ed eventi vari, potremmo anche fare il Corteo storico, ma credo sia giusto rispettare le autorizzazioni che ci arriveranno dalla Regione”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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