Venti giorni per dichiarare il dissesto. È il tempo concesso dal prefetto Armando Gradone al Comune di Montefalco, così come previsto dall’articolo 247 del Testo unico degli enti locali. Articolo che, al comma 2, stabilisce proprio come “ove sia ritenuta sussistente l’ipotesi di dissesto, l’organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai consiglieri, un termine, non superiore a venti giorni, per la deliberazione del dissesto”.
Sollecitazione arrivata all’Ente guidato dal sindaco Luigi Titta nella giornata di lunedì 11 gennaio e, come detto, notificata anche ai consiglieri che ora, dunque, dovranno deliberare il dissesto. Secondo quanto si legge nella missiva inviata dal prefetto di Perugia, nella relazione redatta dal commissario ad acta, Marco Belloni, e presentata lo scorso mese di dicembre, “emerge il mancato raggiungimento degli equilibri finanziari dell’ente che non consente l’adozione dello schema di bilancio 2020-2022”.
Da qui, dunque, la necessità di dichiarare il dissesto. Manovra che il prefetto di Perugia si aspettava in occasione dell’ultimo consiglio comunale, ma così di fatto non è stato. A sottolinearlo lo stesso Armando Gradone nella missiva inviata al sindaco Titta ed ai consiglieri di maggioranza ed opposizione, all’interno della quale viene ribadito come il consesso si sia “effettivamente riunito il 31 dicembre scorso senza tuttavia deliberare in ordine ai documenti contabili dell’ente”.
Delibera che, quindi, dovrà arrivare entro e non oltre la fine del mese di gennaio. Se così non fosse “l’organo regionale di controllo – si legge al comma 3 dell’articolo 247 del Tuel – nomina un commissario ad acta per la deliberazione dello stato di dissesto”.