Al via a Sterpete la bonifica dei pozzi inquinati da cromo esavalente, per i quali lo scorso 18 dicembre era scattata un’ordinanza che disponeva il divieto di attingimento di acqua. Ad annunciarlo il circolo folignate di Legambiente, guidato da Marco Novelli, che ricorda come quella stessa area fosse già destinataria di un divieto di attingimento risalente al 2012, dovuto agli organoclorurati. “In base ai dati forniti via Pec dal Comune di Foligno lo scorso 20 gennaio, su nostra esplicita richiesta di accesso agli atti – fanno sapere dall’associazione ambientalista – è stato evidenziato che l’inquinamento da cromo esavalente è stato riscontrato con diversi prelievi eseguiti da Arpa Umbria”.
Riscontro che, come detto, ha portato allo stop agli attingimenti di acqua e rispetto al quale il circolo cittadino di Legambiente si dice pronto ad andare avanti con l’attività di monitoraggio “per essere costantemente informati delle fasi della bonifica prevista”. “Perché – proseguono – ci preme continuare ad informare i cittadini di Sterpete, che al momento non possono usare l’acqua dei pozzi fino a quando la bonifica non sarà terminata con successo”. “Il rischio – sottolineano – è una dispersione del cromo nel terreno e una potenziale immissione dello stesso nella catena alimentare vista la presenza dei numerosi orti nella zona”.
Ma l’associazione ambientalista va anche oltre, chiedendo chiarimenti sul perché dal 2012 non sia stata ancora avviata la bonifica per inquinamento da clorurati (tricloroetilene e simili). “Un altro importante inquinante, che – sottolineano – insiste nello stesso territorio, e che non vorremmo diventasse questione strutturale senza trovare risoluzione”. Da qui, la richiesta a Comune, Arpa e Regione affinché “venga identificata la fonte e quindi avviata anche in questo caso la dovuta bonifica”.