12.6 C
Foligno
giovedì, Ottobre 2, 2025
HomeEconomiaLa Cantina Caprai spegne 50 candeline e festeggia con un vino speciale

La Cantina Caprai spegne 50 candeline e festeggia con un vino speciale

Pubblicato il 21 Agosto 2021 10:16 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:56

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

La polizia locale di Foligno ha quattro nuovi ufficiali. In arrivo tre agenti

A metà mese è previsto l'inserimento di nuovo personale all'interno del Comando di viale Marconi. Nel frattempo, dopo un concorso interno, il Corpo potrà contare su nuovi responsabili per alcuni settori d'interesse della municipale

Global Sumud Flottilla, il consiglio comunale di Foligno boccia la mozione

Il documento, atto a sostenere la causa della spedizione umanitaria e di cui la massima assise cittadina aveva inizialmente approvato l'urgenza, è stato rigettato con 11 voti contrari e 9 a favore

La magia è pronta a invadere Foligno con il Fantasy Festival

In programma per il 4 e il 5 ottobre, l’iniziativa si svolgerà tra la corte di palazzo Trinci e l’ex teatro Piermarini tra eventi culturali, musicali, workshop e non solo. Attesi anche lo spettacolo di spade laser e la conferenza tolkeniana

La cantina Arnaldo Caprai spegne 50 candeline. Un anniversario tanto importante per l’impresa di Montefalco guidata da Marco Caprai quanto simbolico per tutto il territorio. Sì, perché se il modello di sviluppo territoriale di Montefalco è una ‘case history’ studiata anche oltreoceano, è merito anche della lungimiranza dell’azienda che oggi compie cinquant’anni. Lungimiranza, in particolare, nel proporre un nuovo modo di fare impresa, al punto di far nascere intorno a sé, nel corso dei decenni, un tessuto economico florido tutto incentrato sul turismo enologico. In questo senso, ci sarebbe da riavvolgere il nastro del tempo fino al 1971, quando, cioè, l’imprenditore tessile Arnaldo Caprai, decise di acquistare la tenuta Val di Maggio con tre ettari di vigneto: oggi, tanto per offrire qualche numero, gli ettari sono 170.

Un viaggio che quest’anno tocca il mezzo secolo di lunghezza rispetto cui ha parlato così l’attuale patron dell’azienda: “Cinquant’anni fa – racconta Marco Caprai – era il momento in cui finiva la mezzadria e si assisteva allo spopolamento delle campagne. Era l’epoca in cui si stava per assistere alla grande crisi dell’agricoltura e in questo senso – sottolinea – mio padre aveva capito che questa crisi poteva essere risolta trasformando l’agricoltura sempre più in un’impresa”. Da qui, quella che Marco Caprai, alle redini dal 1987, apostrofa come “intuizione straordinaria”, ovvero il recupero del Sagrantino legandolo al territorio e alla capacità, appunto, di fare impresa.

“Abbiamo avuto la visione di un percorso – conclude il numero uno dell’azienda – che oggi possiamo dire ci ha portato anche oltre i risultati che sognavamo”. Risultai ottenuti da una strategia aziendale per il rilancio della viticoltura nel territorio di Montefalco “che – sottolineano dalla cantina – si fonda su tre parole chiave, ovvero tradizione, innovazione e territorio”. E per celebrare i suoi primi cinquanta anni, la cantina presenterà ad ottobre un’edizione limitata di Montefalco Sagrantino Docg, “con una preziosa etichetta celebrativa da collezione – fanno sapere da Caprai –, in oro zecchino e firmata da un artista di calibro internazionale”.

Articoli correlati