“Non occorre fare confronti con le promesse elettorali, le cose non fatte sono palesi”. Stefania Filipponi e Stefano Stefanucci di Impegno Civile, a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, vanno così all’attacco della giunta folignate. Governo cittadino al quale recriminano di non aver mantenuto quanto appunto promesso in campagna elettorale. “A fine dicembre – scrivono in una nota i due esponenti – si fanno i bilanci, c’è la resa dei conti, delle illusioni e delusioni”.
Diverse le questioni rispetto cui l’amministrazione viene tacciata di “immobilismo”, a cominciare dalla sicurezza. Partendo dalla più recente cronaca, ed in particolare dal furto di un’auto nel parcheggio dell’ospedale, Filipponi e Stefanucci parlano di problematiche che riguardano l’intera città. “La sicurezza è il primo punto del programma di mandato della giunta Zuccarini – sottolineano da Impegno Civile – con la precisa indicazione delle azioni di mandato da effettuare, maggiori investimenti in tecnologie e presenza in strada della polizia municipale. Al momento – osservano però i due – non sembra che agli annunci siano seguiti i fatti”. E poi il concorso che “doveva essere bandito per l’assunzione a tempo indeterminato di dieci vigili”. “È stato espletato?” – si chiedono Filipponi e Stefanucci. “Foligno – dicono – risulta avere un vigile per ogni 1.500 abitanti. E dove sono state o verranno posizionate le nuove telecamere?”. La critica mossa dai due esponenti passa dunque dal fatto che “l’amministrazione, al traguardo di metà mandato, si è limitata al taglio della siepe di piazza Matteotti, ad uno sporadico daspo urbano e all’ufficio di polizia urbana aperto solo alcune ore a settimana sempre in piazza Matteotti. Niente altro”. Per i due esponenti di Impegno Civile, giunta rea anche di non aver adempiuto all’obbligo del rendiconto annuale a verificare l’attuazione delle linee programmatiche. “Si ha l’amara percezione – spiegano a tal proposito i due – che ci si sia limitati alla prosecuzione di progetti del passato”. Le critiche piovono poi sulle scelte del cambio della viabilità, sulla mobilità sostenibile e sul “silenzio di nuovo calato sull’ex Zuccherificio”. E poi ancora, tra le altre cose, sul “declassamento del Centro studi”, del servizio di raccolta differenziata che “non decolla” e “sull’impoverimento della sanità Folignate”.
“Auspichiamo di essere smentiti – spiegano dunque Filipponi e Stefanucci -, ma con dati concreti e date”. Neanche la crisi pandemica, per loro, “giustifica l’attuale immobilismo, non c’è stato – aggiungono – quel cambio di passo ripetutamente annunciato”. Per i due di Impegno Civile, “dopo un anno fatto solo di vuote parole”, occorre “parlare con i cittadini, visitare il territorio per conoscerne le criticità” e dare il via ad un “progetto organico e partecipato”.