20.8 C
Foligno
martedì, Giugno 17, 2025
HomeAttualitàTra Giotti e Gubbini è connubio perfetto. Il cavaliere: “Ce l’ho messa...

Tra Giotti e Gubbini è connubio perfetto. Il cavaliere: “Ce l’ho messa tutta”

Pubblicato il 19 Settembre 2022 08:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:39

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Foligno inaugurata la nuova sede del Coworking

Presenti all’evento di apertura oltre 200 persone che hanno affollato i locali di via Oberdan dello spazio di lavoro condiviso della città. Salvucci: “Resistere e ripartire sono le priorità che ci siamo dati”

Foligno celebra la sua liberazione. Meloni: “Mai dare per scontati libertà e democrazia”

Nella mattinata di lunedì 16 giugno le celebrazioni in piazza Don Minzoni per gli 81 anni trascorsi dalla lotta delle truppe alleate e dei partigiani contro i tedeschi. “A chi compì questa impresa il nostro più vivo plauso e doveroso ringraziamento”

Lavori in via Piave, da martedì interrotto il traffico in uscita

Gli interventi dureranno un paio di giorno e riguarderanno il ripristino della pavimentazione stradale dissestata nel tratto in corrispondenza del sottopasso ferroviario

Grande festa in piazza Faloci dopo il ritorno alla vittoria. L’ultima volta nel 2015 e sempre con Massimo Gubbini come cavaliere, che nella Giostra della Rivincita disputata nel pomeriggio di ieri (domenica 18 settembre) ha regalato al Rione Giotti il suo quindicesimo palio. “Frutto – ha commentato a caldo il priore Alfredo Doni – di un lungo lavoro”. Sì, perché passato qualche tempo dal divorzio tra il Giotti e Gubbini, avvenuto nel 2017, il rione di piazza Faloci è tornato a corteggiarlo. “Lo abbiamo inseguito per due anni – prosegue il priore – e sapevamo che riportarlo al Giotti avrebbe significato costruire un percorso che ci avrebbe condotto nuovamente alla vittoria”. E così è stato. “A giugno siamo stati sfortunati – ha commentato lo stesso Massimo Gubbini -, ma abbiamo ripreso alla grande”. Insomma, per citare il priore Alfredo Doni, quello tra il Giotti e Gubbini, “è un connubio che funziona”. “Massimo è strepitoso – ha aggiunto -. Ha avuto una freddezza ed una lucidità nel partire ultimo alla terza tornata che hanno confermato come sia un cavaliere pazzesco”.

Un cavaliere che si è messo in tasca il suo settimo alloro personale. “È stata una gara molto tirata – ha commentato dopo esser stato portato in trionfo dai suoi rionali -. I tempi non sono stati altissimi, ma è stata comunque veramente impegnativa e ho fatto tutto il possibile. Alla prima tornata, forse, sono entrato non in punta di piedi – ha aggiunto – però con un occhio un pochettino più vigile, poi quando ho visto che c’era da dare tutto ho rischiato, ce l’ho messa tutta ed è andata bene”. Grande anche la soddisfazione di Gubbini per la performance della cavalla, Anna Aurora. “Quest’anno ha già vinto due palii – ha ricordato – meglio di così non poteva andare. Ci sta facendo sognare”. Un sogno che Massimo Gubbini ha voluto condividere con tutto il rione, a cominciare dallo staff che lo segue. “Dedico a loro questa vittoria – ha detto -. Con loro mi trovo bene e abbiamo ricominciato alla grande”. E un grazie particolare il cavaliere del Giotti lo ha voluto riservare ad Emanuele Filippucci “che – ha spiegato – si è preso cura della cavalla e mi ha aiutato tantissimo”.

Tanta soddisfazione, dunque, per Gubbini e i suoi. “La vittoria è sempre un’emozione – ha aggiunto – va conquistata con impegno, e quando riesci a portare a casa il palio è sempre una gioia immensa”. Una gioia che è mancata per un soffio al “Moro” del Pugilli, Nicholas Lionetti, beffato da soli sei centesimi. Dietro di lui un altro giovanissimo, il vincitore uscente Lorenzo Melosso, “Ardito” del Rione Badia. “Faccio i miei complimenti ai giovani – ha dichiarato a questo proposito Massimo Gubbini -. Sono contento che ci siano dei ragazzi che stanno venendo fuori, dopo un periodo in cui non se ne vedevano. E arriverà anche il loro momento – ha quindi concluso -. Io ha Foligno ho vinto dopo dieci anni di giostre”.

Ha collaborato Matteo Castellano

Articoli correlati