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Tumori urogenitali maschili, Barillaro: “Attenzione all’impatto sulla vita del paziente”

Pubblicato il 28 Novembre 2022 11:38 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:26

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“Il paziente oncologico giovane merita attenzioni peculiari capaci di garantire, oltre che la cura o almeno una lunga sopravvivenza, anche la presa in carico degli aspetti funzionali che impattano sulla qualità di vita”. Lo ha detto il dottor Francesco Barillaro della Struttura complessa di urologia e responsabile della sezione di Uro-Oncologia dell’Usl Umbria 2, intervenendo al congresso sui tumori urogenitali nel giovane adulto che si è tenuto sabato 26 novembre al Delfina Palace Hotel di Foligno. Per il professionista, infatti, è necessaria la presa in carico del paziente non solo ai fini della cura, ma anche per dare risposte a questioni legate alla fertilità ed alla genitorialità dopo il tumore.

Promosso dalla struttura complessa di Urologia diretta dal dottor Luigi Mearini, il congresso ha visto la partecipazione di medici specialisti in diverse branche, dall’Urologia all’Oncologia, passando per la Radioterapia e l’Anatomia patologica, e fino ad arrivare alla Radiologia e all’Andrologia. Fondamentale è stata anche la presenza di medici di medicina generale, così come la compresenza delle due strutture, ossia dell’Usl 2 e dell’Azienda ospedaliera di Terni, che confermato la stretta collaborazione e la comunità d’intenti nell’ottica di garantire la migliore cura per i pazienti.

A prendere la parola nel corso del convegno sono stati – tra gli altri – anche il dottor Mearini, che ha parlato di “punto di partenza per ulteriori edizioni di sensibilizzazione e di approfondimento”, e il direttore dell’ospedale di Foligno, il dottor Mauro Zampolini. Proprio quest’ultimo, sottolineando come la clinica urologica del “San Giovanni Battista” rappresenti un reparto di eccellenza del presidio ospedaliero, ha rimarcato l’importanza della rete multidisciplinare all’interno del nosocomio folignate e a livello regionale, testimoniata anche dalla partecipazione degli esperti da varie strutture sanitarie dell’Umbria.

Il convegno – lo ricordiamo – ha preso le parti dall’attività svolta dalla Fondazione Movember, associazione internazionale a scopo benefico, nata nel 2003 in Australia per promuovere la salute del maschio sensibilizzando l’opinione pubblica sugli aspetti Uro-Onco-Andrologici e sugli aspetti relativi alla salute mentale e qualità della vita dell’uomo. “Purtroppo ancora oggi – spiegano dall’Usl Umbria 2 – il tema della prevenzione nell’uomo non trova il giusto spazio comunicativo, a differenza di quanto fatto negli ultimi anni per le campagne in favore delle donne e il successivo sviluppo di programmi di screening efficaci”.

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