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Continui cambi d’appalto, sindacati contro la gestione del sito di Scanzano delle Poste

Pubblicato il 26 Dicembre 2023 08:58

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Una situazione ormai divenuta insostenibile. Così Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti bollano la vicenda che interessa i siti logistici di Scanzano, a Foligno, e Bastia Umbra, destinati allo stoccaggio dei documenti sensibili di Poste Italiane. Siti che oggi vedono impiegati 36 dipendenti. Lavoratrici e lavoratori, fanno sapere i sindacati, che sono disorientati per i continui cambi di appalto, spesso con il ricorso al massimo ribasso. Èd è proprio per far fronte a questa situazione, che le tre sigle sindacali della Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno indetto per la mattinata di mercoledì 27 dicembre, nella sede folignate della Uil, un conferenza stampa per chiarire il quadro che interessa, come detto, i 36 lavoratori coinvolti ma soprattutto per denunciare i mancati investimenti di Postel. Una storia quella al centro dell’incontro promosso dai tre sindacati che non è nuova alle cronache, ma che anzi affonda le proprie radici in tempi passati. Sono anni ormai, infatti, che gli occhi di Cgil, Cisl e Uil osservano con attenzione quanto accade nei siti di Scanzano e Bastia Umbra, come testimonia lo stato di agitazione proclamato, ad esempio, nel 2014 – di fatto dieci anni fa – quando le criticità avevano interessato la mancata erogazione degli stipendi in virtù di quello che era stato bollato come un giro di appalti complesso. L’anno successivo un nuovo intervento dei sindacati: anche in quel caso era stato lamentato il conferimento degli appalti “sempre con la logica del massimo ribasso”. A distanza di dieci anni, dunque, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti tornano a riaccendere i riflettori sui siti di Scanzano e Bastia Umbra e le premesse, anche questa volta, non sembrano far presagire nulla di buono.

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