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Verso il voto, Masciotti lancia il “modello Foligno”: al centro le persone e la sostenibilità

Domenica pomeriggio, in un “San Domenico” gremito, la presentazione dei 144 candidati delle sei liste della coalizione progressista e dei dodici punti del programma. Sul tavolo il rilancio del centro storico e delle frazioni, la Tari, la sanità e il sostegno a imprese e famiglie

Pubblicato il 13 Maggio 2024 16:21 - Modificato il 14 Maggio 2024 16:16

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In 144 sono pronti a scendere in campo per dare vita a quella “rivoluzione gentile” con cui la coalizione progressista di Foligno (Pd, Movimento 5 Stelle, Patto x Foligno, Foligno 2030, Foligno in Comune e Foligno Domani) si presenterà al voto dell’8 e 9 giugno prossimi, quando i folignati saranno chiamati a scegliere il prossimo governo della città. Sotto lo slogan “Uniamo Foligno”, le forze politiche e civiche che sostengono la candidatura a sindaco di Mauro Masciotti si sono ritrovate per promuovere il “modello Foligno”. Un modello che, come dichiarato dallo stesso Masciotti, propone “una nuova idea di comunità, con le persone al centro e la sostenibilità ambientale e sociale come asse portante dello sviluppo”.

Mauro Masciotti presenta il programma (foto Vissani)

L’occasione per rilanciare forte il messaggio in vista dell’appuntamento con le amministrative è stato l’incontro organizzato nel pomeriggio di domenica 12 maggio al “San Domenico”, con un auditorium gremito per la presentazione dei 144 aspiranti consiglieri, saliti uno per uno sul palco, e per illustrare i dodici punti di cui si compone il programma che la coalizione intende realizzare se chiamata dai cittadini a guidare Foligno nei prossimi cinque anni.

A partire dalle vie di comunicazione con “la metropolitana di superficie di cui parla il governo regionale – ha detto Masciotti -, ora programmata fino ad Assisi, che arrivi a Foligno e anche oltre, collegando la città con l’aeroporto di Sant’Egidio e rendendo più semplici e funzionali gli spostamenti interni al comune”. Tra le idee lanciate, quella di una fermata ferroviaria all’ex Zuccherificio, “che si inserisce – ha proseguito – in un’ottica di riqualificazione dell’area, dove realizzare il parco tematico che parlerà di scienza, innovazione e sostenibilità e un polo universitario di eccellenza del settore aerospaziale”. Per arrivare a questo punto, il primo atto da compiere per la coalizione progressista sarà quello di mettere mano al Piano regolatore. “Lo faremo in maniera partecipata – ha sottolineato – per segnare un cambio di passo da chi invece, in questi anni, ha operato senza il minimo coinvolgimento della cittadinanza” e limitandosi a “poco più di una conferenza stampa”. La proposta è quella di “un piano di sviluppo che passi dalle aree dismesse e guardi con concretezza al centro storico”.

Un centro storico da “ripensare” in virtù di quelli che ha definito “ un preoccupante senso di insicurezza, poco decoro urbano e tanta sporcizia”, con riferimento alla raccolta differenziata “ad oggi sotto di dieci punti percentuali rispetto alla media regionale e che deve arrivare alla soglia minima del 72%. Un servizio insufficiente a fronte di un vertiginoso aumento delle tariffe: negli ultimi quattro anni la Tari è aumentata complessivamente del 40% per le utenze non domestiche e del 20% per quelle domestiche”. Sul fronte viabilità “la limitazione della circolazione delle auto in centro storico, rendendo più sostenibile la mobilità e mettere a terra una serie di misure di rivitalizzazione anche con agevolazioni per residenti, negozianti, aziende e piccoli artigiani”. Un centro storico che “deve diventare punto di partenza del percorso che lega la città alle bellezze della periferia e della montagna, che può e deve rinascere attraverso il rilancio di un turismo lento che si fonda sulle eccellenze del territorio e sullo sviluppo e ripopolamento delle aree periferiche”.

Dal centro alle periferie “che – ha rimarcato – in questi cinque anni si sono sentite trascurate”: da qui, la volontà di istituire una consulta delle frazioni, prevedendo un assessorato ad hoc, e la realizzazione di “case di quartiere, come presidio di aggregazione e attività socioculturali, perché – ha dichiarato – la cultura deve ripartire anche dai luoghi fisici. Manifestazioni come Festa di Scienza e Filosofia, la Quintana e I Primi d’Italia rappresentano il volano identitario e culturale della nostra città”. Mauro Masciotti ha, quindi, parlato della “linfa” rappresentata dalle associazioni, della volontà di “dar vita con facilitazioni e agevolazioni anche a nuove manifestazioni”.

La platea del “San Domenico” all’incontro con Masciotti (foto Vissani)

Passando, poi, al capitolo sicurezza “l’istituzione di politiche di partecipazione cittadina che fungano da presidio del territorio e aumentino la consapevolezza dell’essere comunità: fondamenta per un’azione civica di contrasto alla microcriminalità” alle quali affiancare, però, “misure strutturali come il potenziamento dell’organico della polizia locale”. Al centro anche lo sviluppo economico con “l’affiancamento delle aziende del territorio per facilitare la creazione di nuovi posti di lavoro”. Tra le azioni possibili “l’incentivazione di nuovi insediamenti produttivi nelle aree dismesse e nei centri frazionali, rilanciare l’incubatole di impresa per star up e imprese giovanili”. Attenzione anche allo sviluppo dell’agricoltura anche con “tecnologie innovative”. Tra le proposte, poi, l’introduzione del salario minimo comunale.

Sulla sanità, invece, “occorre un’azione forte per incidere con un ruolo primario su tutti i livelli politici attraverso la Conferenza dei sindaci e la Regione”, l’accesso alle prestazioni sanitarie pubbliche a tutti, limitando il ricorso alla sanità privata “al suo ruolo di complementarietà”. E ancora, “soluzioni per valorizzare le strutture e gli operatori sanitari”, “il rafforzamento della medicina territoriale, passando anche per il potenziamento dei consultori” così da lavorare anche per l’abbattimento delle liste d’attesa e soprattutto la necessità che anche Foligno abbia la sua casa di comunità.

In chiusura, il sostegno alle famiglie con la realizzazione di più asili nido, scuole che prevedano il tempo pieno, la promozione di una società sana fin dall’infanzia e nuovi indirizzi per le scuole secondarie di secondo grado, “agganciate alle richieste del mercato del territorio”, la promozione di una “cultura della parità di genere e la lotta alle discriminazioni”. “Tutti insieme – ha quindi concluso Mauro Masciotti, invitando all’impegno politico e sociale i presenti – possiamo essere artefici del cambiamento con la forza de noi. Anche noi abbiamo la nostra olimpiade che dobbiamo assolutamente vincere per portare un futuro di bene a tutto il territorio. È un momento epocale per noi”.

Mauro Masciotti (foto Vissani)

Un momento segnato anche dai tanti endorsement da parte di figure di spicco del panorama nazionale: dopo Stefano Bonaccini, Matteo Ricci, Elly Schlein e Chiara Appendino, domenica è stata la volta del sindaco di Bologna, Matteo Lepore. “Bologna sarà vicina a Foligno non solo durante questa campagna elettorale ma anche e soprattutto dopo, perché le città non sono isole” ha dichiarato, sottolineando quei valori e quei bisogni che accomunano tutte le realtà italiane, grandi e piccole.

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