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Filipponi lascia Ap sbattendo la porta: “Indicazioni in contrasto con quanto dichiarato in campagna elettorale”

Dopo l'annuncio dell'ex candidato sindaco Enrico Presilla di voler votare a livello personale Zuccarini e la contestuale direzione presa dal partito, la coordinatrice cittadina rassegna le dimissioni: “Si vuole confermare un'amministrazione che ha deluso le aspettive di cambiamento”

Pubblicato il 19 Giugno 2024 13:09 - Modificato il 20 Giugno 2024 15:36

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I “centristi” folignati in frantumi. Hanno causato un vero e proprio effetto domino le dichiarazioni di Enrico Presilla, l’oramai ex candidato sindaco di Alternativa popolare che, una volta uscito dalla competizione elettorale, ha annunciato l’intenzione di votare Stefano Zuccarini in vista del ballottaggio. Così, in quella che si definiva l’area centrista posta in alternativa al centrodestra e al centrosinistra, ora volano gli stracci. Perché, seppur Presilla abbia specificato che la sua sarà una decisione a livello “personale”, è altrettanto vero che la sua intenzione di voto ha creato non pochi mal di pancia all’interno delle tre liste che lo hanno sostenuto sino al primo turno (Alternativa popolare, Impegno civile e Per Foligno). Anche perché la mossa dell’ex candidato sindaco sarebbe stata avallata dai “piani alti” del partito guidato dal segretario nazionale Stefano Bandecchi. Una mossa che non è andata proprio giù a diversi esponenti della coalizione, che hanno manifestato sui social il loro dissenso. Tra i vari, non è passata inosservata la posizione di Stefano Stefanucci, candidato sindaco per Impegno civile nel 2019. Ma a far decisamente rumore è, soprattutto, la decisione di Stefania Filipponi. La coordinatrice cittadina di Alternativa popolare nelle scorse ore ha preso carta e penna per comunicare ai vertici nazionali e locali la sua decisione di lasciare l’incarico, in contrasto con quanto avvenuto negli ultimi giorni. Nella missiva, Filipponi parla di “decisione sofferta” e presa dopo una “lunga e ponderata riflessione”. L’ex coordinatrice folignate di Alternativa popolare ne fa una questione di coerenza e dignità personale, “nel rispetto di chi si è impegnata in campagna elettorale – si legge nella lettera – contribuendo al risultato che può definirsi sorprendente, in coerenza con la propria storia politica e personale, ha ritenuto e ribadito che dovesse essere lasciata libertà di voto a candidati ed elettori, senza alcuna indicazione che, oltretutto, viene percepita in contrasto con quanto dichiarato in campagna elettorale e con il programma scritto insieme ai cittadini”. La stessa Stefania Filipponi entra poi nel dettaglio delle scelte prese, fornendo il suo punto di vista: “È vero che si tratta di una scelta ‘individuale’ – dice Filipponi riferendosi all’annuncio di Presilla – a seguito di incontri personali con i candidati che vanno al ballottaggio, ma a dare l’indicazione non è un qualsiasi cittadino, ma colui che ha ottenuto il consenso di oltre 1.600 folignati. È vero, come viene ripetuto, che non c’è apparentamento – prosegue l’ex coordinatrice – non c’è una scelta di campo, non si entra in alcuna maggioranza e si mantiene un ruolo di terzietà, ma è incontestabile che tale dichiarazione ha un peso che può determinare la vittoria di un candidato o di un altro e sembra essere stata formulata proprio a tale scopo. Invece di continuare a rappresentare l’unica, vera alternativa, si dichiara di votare per la continuità, per la conferma dell’amministrazione che negli ultimi cinque anni ha governato Foligno, non solo deludendo tutte le aspettative di cambiamento, rispetto al vecchio, logoro sistema di potere, ma che non è stata neppure in grado di invertire la crisi: ormai la terza città dell’Umbria non conta più nulla e continua a ‘perdere pezzi’”. Infine, i ringraziamenti di Filipponi al segretario Stefano Bandecchi, il presidente Paolo Alli, il coordinatore regionale Riccardo Corridore, li coordinatore provinciale Cristian Brutti “per la fiducia accordatami. Ringrazio – conclude – soprattutto Enrico Presilla per aver accettato di mettersi in gioco”.

FAMILY DAY – Nel frattempo, in vista del ballottaggio è arrivata anche la presa di posizione dei referenti cittadini del Family Day. In una nota, Donato Pescetelli e Marta Baldan hanno annunciato: “Domenica non andremo al mare”. “Tutti i cittadini che hanno a cuore la tutela della vita dal concepimento alla morte naturale, la promozione della famiglia fondata sull’unione di un uomo ed una donna e la tutela della priorità educativa dei genitori nei confronti de propri figli – si legge in una nota – domenica prossima hanno un impegno civico a cui non mancheranno. Andranno al seggio e sceglieranno Zuccarini”. 

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