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Armando Moriconi in mostra al lago di Bolsena con “Dea Madre”

Nel golfo del Grancaro la suggestiva esposizione che vedrà protagonista anche lo scultore folignate con un’opera archetipica che sembra emergere dalle profondità del bacino lacustre

Pubblicato il 20 Agosto 2024 17:12 - Modificato il 20 Agosto 2024 19:42

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Armando Moriconi al Grancaro. Lo scultore folignate parteciperà alla suggestiva mostra dal titolo “Grancaro, welcome on board – 2024” che, dal 24 agosto al 27 ottobre, andrà in scena sulle rive del Lago di Bolsena. Numerosi gli artisti che in occasione dell’iniziativa presenteranno le loro sculture e installazioni di arte contemporanea in un’esposizione open air, che si snoderà in uno dei luoghi più misteriosi, suggestivi ed energici del lago di Bolsena. Si tratta del Golfo del Grancaro Cozza Caposavi, situato nel versante orientale del lago di Bolsena, un tratto di costa rimasto miracolosamente intatto che nel suo paesaggio agricolo e arcaico rappresenta un raro esempio di difesa e rispetto del territorio. Lì sorge un sito archeologico palafitticolo abitato sin dal X secolo avanti Cristo da popolazioni di epoca villanoviana, luogo che fu anche quartiere generale delle truppe alleate durante la Seconda guerra mondiale, come testimonia il sovrastante Cimitero di guerra del Commonwealth di Bolsena. Un sito che è stato protagonista di scoperte anche di recente, ad inizio agosto 2024 sono stati infatti rinvenuti ulteriori resti, per un totale di 150 reperti archeologici tra vasi e oggetti votivi di uso domestico.

Sulla scia del valore artistico e archeologico del luogo, l’artista Armando Moriconi ha voluto portare una scultura che fosse in linea con il luogo e l’ambiente, come spiega lui stesso: “visto che nel parco dove verrà allestita la mostra, a pochi metri dalla riva, si trova il sito archeologico sommerso, ho pensato di proporre un’opera che guardandola facesse pensare ad un reperto riesumato, magari dalle profondità del lago”. L’opera in questione, dal titolo “Dea madre”, è stata realizzata con l’antica tecnica della cera persa ed ha un’altezza complessiva di 220 cm (solo la figura misura 95 cm), composta nella parte inferiore da un parallelepipedo in ferro ossidato sul quale è fissata la figura in bronzo patinato. L’opera della “Dea Madre” si presta perfettamente al contesto poiché si tratta di una “rappresentazione archetipica – come sottolinea Moriconi – della madre primigenia originata nelle profondità delle acque generatrici di vita”.

“Grancaro, welcome on board” è un’iniziativa, ospitata nella proprietà agricola della famiglia Cozza Caposavi, che darà ospitalità agli  artisti per permettere loro di confrontarsi e riflettere sulla rigorosa bellezza dei luoghi e per la creazione di opere site-specific, cioè pensate per inserirsi armonicamente nel luogo. L’evento di apertura della mostra si svolgerà sabato 24 e domenica 25 agosto dalle 11 alle 18. “Grancaro Welcome on board – 2024” è un progetto di Lorenzo e Francesco Cozza Caposavi, realizzato con la direzione artistica di Francesca Perti e Mara van Wees, in collaborazione con “TraieVolte”.

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