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Cambio ai vertici della “Gonzaga”: il commiato di Guariglia, l’arrivo di Brafa Musicoro

Venerdì mattina la cerimonia di avvicendamento alla guida del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito che nel 2023 ha visto il passaggio di 52mila candidati. Il comandante uscente: “Resterò sempre legato alla città di Foligno”

Pubblicato il 11 Ottobre 2024 15:52 - Modificato il 12 Ottobre 2024 16:48

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Avvicendamento al comando del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito di Foligno. A distanza di poco più di un anno dal suo arrivo alla caserma “Gonzaga”, il generale di brigata Giorgio Guariglia saluta Foligno per un nuovo prestigioso incarico come comandante della Scuola interforze per la difesa Nbc di Rieti, dove ricoprirà anche il ruolo di ispettore per la difesa Bnc in ambito interforze. A prendere il suo posto alla guida del Centro folignate dell’Esercito il generale di brigata Giovanni Brafa Musicoro, 54enne originario di Modica con un curriculum che lo ha visto girare per l’Italia e non solo. Diverse anche le missioni all’estero: dalla Bosnia Erzegovina nel 1997 al Kosovo nel 2000, fino ad arrivare in Libano, la prima volta nel 2011, l’ultima quest’anno come comandante della Joint Task Force Lebanon – Sector West. Diverse anche le onorificenze che gli sono state assegnate nel corso della sua carriera. Una carriera che ora, come detto, proseguirà a Foligno, come comandante del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito. Un incarico che il generale di brigata Giovanni Brafa Musicoro ha detto di voler portare avanti all’insegna della continuità rispetto a quanto fatto dal suo predecessore, “stando al passo – ha dichiarato – con l’evoluzione della società”. 

L’intervento del generale di brigata Giovanni Brafa Musicoro

Il passaggio di testimone tra i due comandanti si è tenuto nella mattinata di venerdì 11 ottobre, negli ampi spazi esterni della caserma di viale Mezzetti. Lì dove hanno preso posto non solo gli uomini e le donne dell’esercito – compresi i comandanti degli altri Centri di selezione italiani, dipendenti dalla struttura di Foligno -, ma anche le autorità civili, militari e religiose e le associazioni combattentistiche e d’arma. Presenti anche i gonfaloni della città di Foligno e della provincia di Perugia e quello dell’Ente Giostra della Quintana. Accompagnata dalla musica d’ordinanza del primo Reggimento Granatieri di Sardegna, la cerimonia si è aperta  con la resa degli onori al comandante per la Formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito, il generale di corpo d’armata Carlo Lamanna. 

La cerimonia di avvicendamento alla “Gonzaga”

Poi, l’intervento del comandante uscente, Giorgio Guariglia, che ha parlato di una “giornata di festa ma anche di emozione e mestizia”. “Perché – ha dichiarato – quando si lascia un comando c’è sempre questa sensazione”. Il pensiero è andato, quindi, ai caduti di tutte le operazioni, “ma soprattutto – ha proseguito – di sentita e sincera vicinanza ai nostri colleghi, fratelli in armi che in questo momento sono in operazione in Libano in un teatro gestito con grandissima professionalità”. Un riferimento, dunque, a quanto sta accadendo in queste ore in Medio Oriente, dopo l’attacco sferrato all’Unifil da parte di Israele. “Questa vicinanza – ha aggiunto – non è retorica, non è gratuita, perché quella professionalità così mirabilmente espressa in quel luogo, come in tutte le altre attività in cui la forza armata è impegnata, non vi è dubbio inizi da qui”. 

La cerimonia di avvicendamento alla “Gonzaga”

Ringraziando, quindi, per la fiducia che gli è stata accordata in questi anni affidandogli il Centro di selezione e reclutamento nazionale e anche per il nuovo incarico che si appresta ad assumere, il generale di brigata Giorgio Guariglia ha tracciato un bilancio della sua esperienza folignate. Ho posto in questo incarico, come negli altri che avevo ricevuto, tutte le energie a mia disposizione senza alcuna riserva” ha detto, dicendosi soddisfatto dei risultati raggiunti. “Qui – ha sottolineato – ricerchiamo le migliori risorse da rendere alla forza armata, perché siano formate e diventino esse stesse soldati dell’Esercito italiano. Questo è, in sintesi, il compito delicatissimo che ci viene affidato: se il seme non è ben selezionato, non darà la giusta pianta e il giusto frutto”. All’incirca 52mila i candidati passati per il Centro folignate nel 2023 e altri 40mila dall’inizio del 2024 ad oggi, con tutto ciò che questo comporta anche in termini di ricadute economiche per la città. Da qui, un plauso a “una compagine unita – ha detto riferendosi al personale di viale Mezzetti – che quotidianamente si impegna senza nessuna riserva. I risultati che ho ottenuto sono merito di tutta questa professionalità che mi avete reso disponibile, con grande lealtà, onestà, schiettezza e trasparenza, che era ciò che avevo chiesto”. 

L’arrivo del generale di corpo d’armata Carlo Lamanna

E poi la città di Foligno, dove ha vissuto per più di un anno. “Sono particolarmente felice di aver svolto questa esperienza in una cornice sociale e territoriale come quella di Foligno. Una realtà davvero particolarissima, fertilissima, caratterizzata da un’integrazione della realtà militare con il resto del tessuto sociale, imprenditoriale, economico della città che rappresenta anch’esso davvero una unicità. Lo splendore della città di Foligno, lo splendore della cultura di Foligno e delle tradizioni che sono qui magnificamente rappresentate anche da una generosa rappresentanza dell’Ente Giostra della Quintana, sono una dimostrazione della cornice bellissima in cui si colloca il Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito e del bene che questa città e il territorio umbro vogliono alla forza armata”. Per il generale Guariglia “una cornice di eccellenza che ci spinge ad essere noi stessi un’eccellenza”. “Alla città di Foligno resterò sempre legato – ha poi aggiunto – e mi permetto di dire che non vi libererete di me”. 

Infine, un pensiero alla sua famiglia per il sostegno ricevuto durante l’esperienza folignate e al suo successore, “amico, collega, fratello in armi che conosco da più di 30 anni” ha spiegato, rivolgendogli “i migliori auspici”. “Con la tua competenza, la tua professionalità – ha quindi concluso – saprai agire per ottenere risultati ancora maggiori”. 

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