16.4 C
Foligno
mercoledì, Ottobre 29, 2025
HomeCronacaFoligno, prende la disoccupazione e intanto lavora in pasticceria: attività sospesa

Foligno, prende la disoccupazione e intanto lavora in pasticceria: attività sospesa

I controlli a tappeto della guardia di finanza in tutta la provincia di Perugia hanno portato alla scoperta di varie difformità. Tra le più rilevanti anche l’identificazione di quaranta datori di lavoro non in regola che avevano assunto sessantatré lavoratori irregolari

Pubblicato il 12 Giugno 2025 13:15 - Modificato il 13 Giugno 2025 12:52

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Calcio a 5, il Norcia vince e infrange i sogni di Coppa dell’Academy 

Nonostante la buona prestazione i biancazzurri si sono dovuti arrendere alla doppietta di Boccolini, che ha chiuso le pratiche del girone. Valeri: "Gara che ci da fiducia"

Momento no per l’Atletico: la Futsal Veglie vince in rimonta

Nonostante il dominio del campo, la compagine folignate si fa riacciuffare per ben due volte, subendo il vantaggio avversario nel secondo tempo. Il diesse Metelli: "Falciati dagli infortuni, ma stiamo crescendo"

Aggredisce con calci e pugni un uomo per il cane: 49enne denunciato per lesioni

La vittima, che ha riportato un grave trauma cranico-facciale, aveva lamentato un comportamento aggressivo da parte dell’animale, scatenando la violenta reazione. A far scattare l’intervento della polizia, la segnalazione dei sanitari

Sessantatré lavoratori irregolari di cui quaranta totalmente in nero. È quanto emerso dall’attività portata avanti dalla guardia di finanza di Perugia nel contrasto delle principali forme di illegalità economico-finanziaria. Tra i lavoratori “sommersi” anche la dipendente di una pasticceria di Foligno che percepiva contemporaneamente la Naspi e l’indennità mensile di disoccupazione dell’Inps. La somma incassata indebitamente ammonta a oltre 5,780 euro e la donna è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Spoleto per indebita percezione di erogazioni pubbliche. Contestualmente, l’ispettorato del lavoro di Perugia ha disposto l’immediata sospensione dell’attività della pasticceria in tutte e tre le unità locali operative, visto che nello stesso esercizio commerciale è stata rilevata anche la presenza di altri due dipendenti non regolarmente assunti.


Sempre sul fronte del lavoro sommerso, le fiamme gialle hanno effettuato ottantotto controlli in tutta la provincia in diversi comparti operativi dall’edilizia alla ristorazione, dal commercio ortofrutticolo alle sartorie, passando per l’organizzazione di eventi. In particolare, sono state esaminate attività nei comuni di Bevagna, Costacciaro, Fossato di Vico, Bastia Umbra, Deruta, Gubbio, Città di Castello, Montone e Foligno, evidenziando un quadro critico. In tutto, quaranta i datori di lavoro non in regola che avevano assunto sessantatré lavoratori irregolari, di cui quaranta privi di qualsiasi contratto, mentre ventitré erano stati assunti con modalità irregolari con inquadramenti errati, ovvero in assenza di comunicazione preventiva di assunzione. Per ciascun lavoratore irregolare sono previste sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 1.950 euro a un massimo di 11.700 euro per un totale complessivo di sanzioni pari a circa 700.000 euro.

Tra le anomalie riscontrate anche un lavoratore straniero impiegato in un’attività di Deruta, senza titolo di soggiorno valido. Il datore di lavoro è stato quindi deferito alla Procura della Repubblica di Spoleto per violazione delle norme sull’immigrazione, mentre al lavoratore è stato notificato l’ordine di espulsione dal territorio nazionale, emesso dal questore di Perugia.

I controlli della guardia di finanza si sono estesi anche all’emissione di scontrini e ricevute fiscali, verifiche che hanno portato le fiamme gialle a effettuare 561 controlli nei primi cinque mesi dell’anno, accertando violazioni in 228 casi e riscontrando un tasso di irregolarità superiore al 40%. “Una percentuale – come fanno sapere dal comando provinciale – che conferma come l’evasione ‘di prossimità’ sia ancora largamente diffusa e che mette in evidenza l’importanza di mantenere alta la soglia di attenzione anche sulle forme di evasione apparentemente ‘minori’”. 

L’attenzione si è concentrata, inoltre sul controllo dei dispositivi di pagamento elettronico (POS), acquisendo documentazione contrattuale e bancaria utile a risalire alla destinazione degli incassi effettuati con carte e bancomat. Gli accertamenti, orientati alla verifica di eventuali flussi di denaro verso conti correnti esteri o intestati a soggetti esteri che potrebbero essere potenzialmente utilizzati per evadere il fisco, non hanno fatto emergere irregolarità.

Difformità sono invece emerse nel pagamento del canone Rai. In quest’ambito il comando provinciale di guarda di finanza ha eseguito quarantotto controlli mirati a verificare il corretto pagamento dell’imposta da parte dei titolari di esercizi pubblici. Dai controlli, è emerso che quarantacinque dei quarantotto esercizi esaminati non avevano adempiuto correttamente il pagamento previsto, con una percentuale di irregolarità che ha superato il 90%.

Articoli correlati