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A Foligno un viaggio alla scoperta del vino sostenibile con “L’Umbria in un bicchiere”

È tutto pronto per l'undicesima edizione dell'iniziativa che porterà a palazzo Candiotti sessanta cantine umbre simbolo di un prodotto buono, pulito e giusto. Violini: "Un evento che racchiude il senso del nostro presidio"

Pubblicato il 17 Ottobre 2025 16:11 - Modificato il 17 Ottobre 2025 17:41

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Un pomeriggio per degustare i vini delle cantine umbre. È la sintesi dell’iniziativa “L’Umbria in un bicchiere”, organizzata da Slow Food Valle Umbra, in programma a palazzo Candiotti il prossimo 25 ottobre dalle 14 alle 20. Iniziativa che volge alla sua undicesima edizione e che quest’anno ospiterà 60 cantine umbre per degustare e scoprire i vini della zona. Una degustazione che sarà anche accompagnata dal buon cibo, grazie alla presenza di numerose aziende della ristorazione della zona, tra cui la Repubblica della Porchetta, Locanda di Zucca, la Mattera e non solo.

“Il nostro obiettivo – afferma il vicepresidente di Umbria Slow Food, Gabriele Violini – è quello di promuovere il cibo buono, pulito e giusto anche nel rispetto di chi lo produce. Tra i temi su cui puntiamo di più l’attenzione ci sono la biodiversità e la sua salvaguardia, ma anche l’istituzione dei presidi che servono proprio a proteggere e riscoprire una parte culinaria del territorio che potrebbe svanire. La manifestazione in programma per sabato prossimo racchiude il senso di tutto questo”.

Sessanta anche le cantine recensite in Umbria dalla guida “Slow wine 2026” che verrà ufficialmente presentata domani (18 ottobre 2025) a Milano. Un volume che ad oggi racchiude oltre 2mila cantine selezionate e recensite. “Tra le caratteristiche principali della guida – prosegue Violini – c’è il racconto dell’azienda, delle persone che ci lavorano e la filosofia della cantina. Mentre le guide classiche analizzano solamente il vino, questo volume racchiude un viaggio. C’è un team che arriva nelle vigne, le analizza, parla con i produttori e si accerta che le cantine che ne entrano a far parte rispettino i criteri della guida”.

“Il volume è estremamente descrittivo: racconta della vite, delle vigne e dei vini – spiega poi Stefano Tonanni, coordinatore della guida ‘Slow Wine’ –. Oltre al prodotto viene narrata anche la vita della cantina, il tipo di agricoltura, la conduzione e non solo. Nell’ultima edizione le pagine di alcune cantine sono state arricchite anche con un Qr code che, scannerizzandolo, racconta la storia del vignaiolo. Nella guida rientrano 60 cantine umbre, un simbolo di crescita sia in quantità che in qualità. In Regione, inoltre sono state attribuite 5 chiocciole ad altrettante realtà, un simbolo che nel volume viene affiancato solo ai produttori che sposano la filosofia ‘Slow Food’”.

All’evento di sabato 25, oltre ai vini in guida, sarà possibile degustare anche le produzioni di 9 realtà non ancora inserite, che però vengono seguite da diverso tempo dai recensori per entrare a far parte del volume. “Parteciperanno perché vogliamo far conoscere anche queste aziende – aggiunge Tonanni –, delle piccole realtà che producono degli ottimi vini”.

“Oltre alla chiocciola, che per noi è molto importante – precisa Gian Paolo Ciancabilla presidente di Slow Food valle umbra – rilevante è anche la segnalazione top wine, che indica un buon vino, un vino slow che rispecchia il territorio al 100%, un fiore all’occhiello. Sinonimo di un prodotto buono, pulito e giusto, quindi vicino ai nostri criteri”.

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