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Spello come esempio di valorizzazione dei borghi, lo dice Confindustria

Pubblicato il 11 Ottobre 2021 11:31 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:46

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Spello come esempio di valorizzazione dei borghi. A dirlo è Confindustria, da sempre attenta ad intercettare le evoluzioni sociali ed economiche per affiancare le imprese nei processi di cambiamento, che, insieme al Touring Club, ha individuato tre realtà a livello nazionale che, per diversi parametri, sono da ritenersi attrattive ed attraenti. Parametri che fanno riferimento alle condizioni infrastrutturali e logistiche, alla vivacità culturale e all’identità storica, così come al tessuto imprenditoriale attento ai modi di produzione e al rapporto con la comunità. Tutti aspetti che Confindustria ha ritrovato a Spello, scelta per questo come primo esempio virtuoso di valorizzazione storico culturale ed ambientale, all’insegna di sostenibilità ed inclusività. Di tutto questo si è parlato nel convegno organizzato proprio da Confindustria e Confindustria Umbria nella Sala dell’Editto del palazzo comunale della città dei fiori, dal titolo “Un borgo bello da vivere: Spello”. “Siamo onorati – ha commentato il primo cittadino, Moreno Landrini – che Confindustria ci abbia scelto. Le politiche delle amministrazioni comunali – ha proseguito – hanno permesso oggi alla nostra città di distinguersi per un’offerta di eccellenza, per una qualità di vita e per una gestione sostenibile dell’ambiente. Si è così mantenuto – ha concluso – l’equilibrio tra conservazione e sviluppo urbano dove coesiste un fervido tessuto di servizi, imprenditoriali e manifatturieri”. “Le nostre imprese – ha detto il presidente del Gruppo tecnico cultura Confindustria e presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni – sono state e sono protagoniste della vita economica, sociale e culturale di queste realtà. Bisogna parlarne per far capire che le aree interne – ha aggiunto – sono delle opzioni straordinarie da prendere in considerazione”. Il vice presidente di Confindustria per l’Ambiente, la sostenibilità e la cultura, Maria Cristina Piovesana, ha invece parlato di un “importante appuntamento con il modello Spello: un’industria seria e attenta al territorio, con un’offerta culturale vivace e rivitalizzata, segno distintivo – ha evidenziato – del sapere e del saper fare italiano”.

Diversi poi gli altri interventi, da Innocenzo Cipolletta, presidente Confindustria cultura Italia, a Giulio Lattanzi, direttore generale Touring Club, passando per Giuseppe Lupo, professore dell’Università Cattolica di Milano, Giuseppina Amarelli, presidente Amarelli Fabbrica della Liquirizia, Gianluigi Angelantoni, presidente Gruppo Angelantoni Industrie e vice presidente di Confindustria Umbria e Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria. L’incontro, moderato dalla giornalista Nicoletta Polla Mattiot, ha visto anche l’intervento del presidente della Regione, Donatella Tesei. Incontro che, lo ricordiamo, è stato preceduto dalle visite all’azienda CoMeAr di Spello, che opera da oltre trent’anni nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione per tecnologie industriali ed aeronautiche, alla Villa dei Mosaici e alla Cappella Baglioni.

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