L’attività nell’ospedale di Foligno è ripresa da diverse settimane. A dirlo è la Regione Umbria, che interviene rispetto alle polemiche degli ultimi giorni, che vedono il “San Giovanni Battista” non ospitare più pazienti Covid-19 ma, secondo alcuni, ancora lontano dalla normalità. Sulla questione c’è stato anche un acceso dibattito politico, con le forze di opposizione a livello cittadino e regionale che hanno puntato il dito contro il mancato ritorno alla normalità dell’ospedale, dopo gli annunci della Regione di fine aprile. “Per garantire ai pazienti tutte le prestazioni programmate – si legge in una nota della Regione – al ‘San Giovanni Battista’ di Foligno da alcune settimane sono ripresi gli interventi chirurgici ed è tornata operativa l’attività ambulatoriale”. Per il direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario, le “attività sono riprese mantenendo sempre alta la guardia ed efficiente l’organizzazione in caso di eventuale ripresa del contagio”. Nella nota, la Regione illustra anche i numeri della struttura ospedaliera di Foligno. La dotazione prima della pandemia era di 290 posti letto, scesa a 244 per la riorganizzazione di spazi e reparti durante la fase pandemica: quindi, dei 244 posti letto complessivi di cui è dotata la struttura ospedaliera, il 26 maggio alle ore 10, ne risultano occupati 210.
Nell’area medica sono 34 i posti letto ancora disponibili destinati a prestazioni di emergenza-urgenza e, in minima parte, ad ospitare pazienti positivi sintomatici qualora avvenisse una ripresa del contagio.
Nell’area chirurgica si registra la piena occupazione (100%) dei 59 posti letto: 36 posti letto di chirurgia generale, urologia, ostetricia e otorinolaringoiatria e 23 di ortopedia.
“Un dato – spiegano dalla Regione – che conferma la piena operatività di tutte le strutture chirurgiche ospedaliere che sono in grado di assicurare ai pazienti sia gli interventi urgenti che le prestazioni programmate”.
Palazzo Donini comunica inoltre che al “San Giovanni Battista” è ripresa a pieno regime anche l’attività ambulatoriale, temporaneamente sospesa in tutte le strutture ospedaliere e territoriali a causa dell’evento pandemico. Le prestazioni ambulatoriali sono state organizzate dai sanitari in base ad un elenco di priorità partendo dai casi più urgenti che necessitano di riposte immediate.
Nella prossima settimana la direzione strategica aziendale incontrerà le organizzazioni sindacali di categoria per definire e concordare un programma di ripresa in sicurezza delle attività intramoenia con l’obiettivo di ridurre le liste e i tempi di attesa che si sono prolungati a causa dell’emergenza Covid-19.
“Al pronto soccorso – comunicano dalla Regione – al momento si registra un numero elevato di accessi inappropriati per prestazioni e codici non urgenti in un momento in cui è fondamentale evitare il sovraffollamento ed è necessario lasciare liberi i percorsi assistenziali”.
In proposito la Direzione regionale alla Sanità “invita i cittadini a evitare l’utilizzo del servizio per prestazioni che possono e devono essere garantite dal medico curante o dai servizi territoriali”.