Non solo messe via web per avvicinare i fedeli nella preghiera e farli sentire meno soli d’innanzi all’incertezza generata dall’emergenza Coronavirus, ma anche una preghiera speciale. Una preghiera che parla alla Madonna del Pianto. È quella scritta dal vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, per affidare alla Vergine la sua comunità. “Sotto la tua protezione – scrive infatti sua eccellenza – cerchiamo rifugio”. Sì, perchè come spiegato da monsignor Sigismondi il pericolo, la precarietà e l’isolamento che tutti noi stiamo sperimentando in questi difficili giorni “mette a dura prova il nostro animo”. Ma per il vescovo folignate i tanti “no” che i decreti firmati dal premier Conte hanno imposto all’intero Paese “sottintendono il si al bene comune”. Ecco allora che il tanto ribadito #iorestoacasa, che da giorni popola i social, unica piazza rimasta gremita, si traduce anche in un’occasione per prendersi cura, ciascuno, della propria vita interiore e della propria famiglia. “Uno stile di vita più sobrio”, questo l’invito di monsignor Sigismondi nel vivere questa quarantena, che tra i suoi divieti ha anche imposto quello della “stretta di mano”. “Una dolorosa rinuncia, di una necessaria astinenza – così la apostrofa il vescovo folignate -, che ci può aiutare a riconoscere che l’uomo non è chiamato ad alzare muri”. Prendono così il via le accorate parole di questa preghiera alla Madonna del Pianto, a cui monsignor Sigismondi affida le lacrime procurate dal Coronavirus, ma anche quelle di chi ha perso i propri cari e di chi giorno e notte è in prima fila per combattere da dentro le corsie degli ospedali questa pandemia. Una preghiera che guidi chi governa e che confida le preoccupazioni di chi ha paura di perdere la propria casa, il proprio lavoro. Una preghiera che, nonostante i divieti, vuole prendere per mano i fedeli e accompagnarli lungo un percorso sì doloroso ma altrettanto necessario, perchè Foligno, l’Umbria e l’Italia tutta si rialzino più forti di prima.
Il link al video:
Il testo della Preghiera alla Madonna del Pianto
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Vergine Maria del Pianto: distilla le nostre lacrime nella “fornace ardente” del Cuore del Figlio tuo.
Ti consegniamo le lacrime procurate dal flagello del coronavirus: veglia sull’incolumità delle nostre famiglie e fa’ che la presente trepidazione si trasformi in gioioso ringraziamento.
Ti presentiamo le lacrime che “grondano notte e giorno, senza cessare”, dagli occhi di chi ha perso una persona cara: ispira loro il silenzio, pieno di attesa, del Sabato santo.
Ti preghiamo per chi, carico di anni, è visitato dal pianto della solitudine e dell’abbandono: fa’ che il loro cuore desolato sia rianimato da intrepidi operatori di misericordia.
Ti mostriamo le lacrime miste a sudore dei medici e di tutti gli operatori sanitari: lenisci la loro fatica, mirabile segno di una carità concreta, generosa e senza limiti di tempo.
Ti chiediamo di assistere con la tua sapienza coloro che governano la comunità civile: apri i loro occhi, perché cercando il bene comune non trascurino le lacrime dei poveri.
Ti confidiamo la preoccupazione per le pesanti conseguenze economiche dell’attuale emergenza sanitaria: fa’ che a nessuno manchi il pane, la casa e il lavoro.
Ti supplichiamo per chi, in lacrime, è costretto a lasciare la propria terra assediata dalla guerra e stremata dalla fame: aiutaci a non distogliere lo sguardo dal popolo siriano.
Ti affidiamo chi sperimenta che senza l’Eucaristia non è possibile vivere: lubrifica i loro occhi con il “collirio” della Parola e la contemplazione dei misteri del Rosario.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Consolatrice degli afflitti: a te il Figlio tuo ha riservato i diritti d’Autore sulle nostre lacrime.
+ Gualtiero Sigismondi