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Quintana, l’Ente Giostra: “Infondate le accuse del Cassero”

Pubblicato il 21 Settembre 2023 19:53

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Il Cassero attacca, l’Ente Giostra si difende. Dopo la nota inviata all’indomani della Rivincita dal Rione guidato dal priore Fabio Serafini, che criticava la “mala gestione” del “caso Innocenzi” e la decisione di far correre la prima tornata a Paolo Palmieri nonostante avesse superato il tempo massimo concesso prima del via, ora arriva la replica dei vertici di palazzo Candiotti, che bolla la presa di posizione del Cassero come “diretta a contestare l’operato della Commissione giustizia e disciplina” nonostante avesse affermato di “non voler dare valutazioni sulle decisioni dei vari organi di giustizia”. Per l’Ente Giostra si tratta, infatti, di “una contestazione assolutamente infondata, perché sia il procuratore che la Commissione disciplina dell’Ente hanno lavorato nel pieno rispetto delle norme e, in particolare, assumendo decisioni, anche in via d’urgenza, in modo assolutamente tempestivo” dando “subito avvio al procedimento disciplinare”. Di fronte all’ipotesi di ritardo sui tempi che hanno decretato la sospensione di Luca Innocenzi, l’Ente di palazzo Candiotti spiega come “le date smentiscono, unitamente a tutte le scansioni temporali sia della fase istruttoria del procuratore che della fase decisionale della Commissione, ogni assunto del Rione Cassero”. Definite “incomprensibili”, poi, “le considerazioni circa la mancata partecipazione alle tre sedute di allenamento: l’Ente Giostra ha regolarmente e tempestivamente dato avviso a tutti i Rioni del calendario di tali sessioni e il Rione ha inteso non prendervi parte”. Passando, invece, alla questione che ha riguardato Paolo Palmieri, “il binomio – si legge nella nota dell’Ente – era adeguatamente preparato, come confermato pure dalla direzione tecnica del Master”. Rispedita al mittente, quindi, l’ipotesi del “rischio incidente”, bollata come “un’affermazione gravissima, del tutto infondata e pretestuosa. Il livello di sicurezza – dicono da palazzo Candiotti – è al primo posto dell’attenzione dell’Ente, ma anche di tutto il Popolo della Quintana che, per quanto risulta a Palazzo Candiotti e diversamente da quanto vorrebbe il Rione Cassero, non sostiene affatto, neppure ‘informalmente’, la posizione di tale Rione”. Insomma, quelle rilasciate dal Cassero sono per l’Ente Giostra “accuse servire, ma totalmente infondate” che definiscono “un atteggiamento inaccettabile”. La conseguenza? “L’Ente – si legge in conclusione della nota – si vede, suo malgrado, costretto a riaprire il capitolo e la discussione anche per ogni valutazione, pure di eventuale segnalazione disciplinare, delle gravissime affermazioni riportate nel comunicato”.

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