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Ntulin assume gli ex Merloni: “Non siamo come Porcarelli”

Pubblicato il 26 Agosto 2015 15:23 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:14

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La speranza è quella che dopo anni di buio, gli operai dello stabilimento di Gaifana della ex Antonio Merloni, possano finalmente tornare ad avere un lavoro ed uno stipendio sicuri. A riaccenderla è la Ntulin di Ponte San Giovanni, azienda perugina del settore moda. Nelle scorse settimane, il marchio che produce cashmere aveva manifestato la volontà di assumere alcuni di loro. Una prospettiva talmente allettante che è apparsa quasi come un miraggio. A tal punto che, nel commentare la notizia ai nostri microfoni, Luciano Recchioni della Lega per il lavoro, ci è andato con i piedi di piombo. “Qualsiasi cosa emerge viene vista con molta titubanza – aveva sottolineato Recchioni – non perché siamo scettici, ma perché in questi anni qualche fregatura l’abbiamo presa, basti pensare all’accordo di programma e alla JP Industries”. Le sue parole non sono piaciute a Carmen de Martino, manager Ntulin e Cls, che ci tiene a sottolineare la bontà delle loro intenzioni: “Non voglio che vengano fatti paragoni con Porcarelli e la J&P – afferma de Martino – Le sue promesse lasciano il tempo che trovano, mentre il mio gruppo sta ragionando su basi concrete. Fatto sta che domani (giovedì 27 agosto ndr) saranno a colloquio da noi 62 persone ex Merloni. La J&P ha portato solo ad una continua cassa integrazione – prosegue la manager – noi invece stiamo agendo fuori l’accordo di programma e vogliamo aiutare famiglie che hanno sofferto per otto anni. Non abbiamo preso soldi da nessuno né tantomeno ci pagano per assumere delle persone”. Dopo quelli di giovedì, gli altri colloqui si svolgeranno lunedì nella sede Ntulin. Successivamente è prevista un’ulteriore fase nell’azienda collegata, la Cls. Insomma, le prospettive di lavoro offerte sembrano essere davvero concrete. Ed è per questo che Carmen de Martino chiede fiducia: “Non voglio attaccare Luciano Recchioni, che sostiene le sue tesi perché ne ha viste di cotte e di crude – conclude – vogliamo solo che venga verificato ciò che stiamo facendo, ma già lo faranno i lavoratori. Ci sono famiglie che hanno sofferto, quindi il nostro intento è ridare dignità a queste persone attraverso un contratto vero”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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