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Spoleto, botta e risposta Cardarelli-City forum

Pubblicato il 20 Gennaio 2017 09:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:18

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Le questioni sollevate sono racchiuse in otto punti. E vanno dall’allarmante perdita di posti di lavoro alla chiusura delle attività commerciali, dall’esodo dei giovani alla desertificazione del centro storico, dal depauperamento dei servizi sanitari alla mancanza di progetti utili a migliorare i collegamenti stradali e ferroviari fino a quelli per incrementare il turismo, e, non ultimo, la mancanza di autorevolezza istituzionale. A puntare il dito contro l’amministrazione comunale di Spoleto sono le associazioni aderenti allo Spoleto City Forum, che qualche giorno fa si sono incontrate per fare un’analisi di fine anno, relativa alla situazione socio-economica della città. Le quali auspicano che da parte dell’amministrazione non ci siano “risposte evasive e polemiche, ma la testimonianza di una volontà di concreta collaborazione e coesione, indispensabile per superarle”. E’ passato qualche giorno dalla nota del City Forum, ma puntuale è arrivata la risposta di colui che è a capo dell’amministrazione spoletina, il sindaco Fabrizio Cardarelli. Il quale, prima di tutto, puntualizza come “il dialogo tra amministrazione e associazioni è una parte essenziale del processo democratico e ritengo tale tipo di collaborazione non solo pienamente auspicabile ma assolutamente vitale per il buon governo di una città”, ma poi non lesina “bacchettate” a chi coordina il gruppo di associazioni che fanno parte integrante del City Forum, Sergio Grifoni. “Non posso fare a meno di notare il tono troppo generico e approssimativo delle argomentazioni e il tempismo francamente infelice dell’appello fatto dallo Spoleto City Forum, in un momento che è, sotto gli occhi di tutti, di particolare emergenza e gravità – scrive il primo cittadino – per non sollevare più di un sospetto. Penso francamente che parlare dei problemi che affliggono la città, alla luce della ferita ancora aperta del terremoto, sia un esercizio troppo facile per distorcere la realtà sull’onda emotiva della cronaca recente e per tentare di far percepire come dato di fatto quello che è con tutta evidenza solo un particolare momento di difficoltà. Non nascondo le problematiche che Spoleto deve affrontare ma accetto con estrema difficoltà che si parli più per sensazioni e per frasi fatte, non corroborate dai numeri. Soprattutto quando a capo del City Forum sta chi ha dato fin’ora prova di un’ondivaga tendenza partitica quando non di un vero e proprio acrobatico trasformismo”.

Ecco il “botta e risposta” integrale a distanza tra il City Forum e il sindaco Fabrizio Cardarelli

City Forum:

Le Associazioni aderenti allo Spoleto City Forum, si sono incontrate per fare un’analisi di fine anno, relativa alla situazione socio-economica della citta’. A seguito di attenta valutazione, si sono rilevate le seguenti criticità:

  1. Allarmante perdita dei posti lavoro, sia in riferimento alle Aziende storiche del territorio (Novelli, Cementir, etc.) che a piccole e medie Imprese che, da sempre, rappresentano il tessuto economico portante della nostra economia produttiva e dei servizi;

  2. Inesorabile, continua e definitiva chiusura delle attività commerciali ed artigianali, con conseguente negativo riflesso sul sistema occupazionale e su quello recettivo;

  3. Esodo sistematico dei giovani spoletini verso altri territori, alla ricerca di un futuro stabile e possibile;

  4. Desertificazione progressiva del Centro Storico, sia di attivita’ che di nuclei famigliari, aggravata anche dall’eccessivo allarmismo a seguito del recente evento sismico;

  5. Persistente depauperamento dei  servizi, del personale e delle eccellenze del nostro Ospedale, nel silenzio gravissimo delle Istituzioni, Comune in primis, che denota una assenza totale di attenzione ai veri problemi dei cittadini;

  6. Mortificante assenza di interventi, concreti e mirati, atti a rendere esecutivi progetti infrastrutturali e propositi esistenti, utili a migliorare i collegamenti stradali e ferroviari, per togliere Spoleto dal sistematico e progressivo isolamento (Tre Valli, Flaminia, Ferrovia etc)

  7. Mancanza di progetti integrati per incentivare lo sviluppo del turismo e delle politiche di promozione culturale e recettiva.;

  8. Mancanza assoluta di rappresentanza, politica ed amministrativa, nei vari livelli sovra comunali, con conseguente carenza di autorevolezza istituzionale.                

Le suddette criticità, se non affrontate con la giusta determinazione, rischiano di diventare croniche ed irreversibili. Per questo motivo, lo Spoleto City Forum, rivolge una pressante istanza alle Istituzioni tutte, ed in particolare al Sindaco, alla Giunta Comunale ed al Consiglio Comunale nella sua interezza, affinchè non sottovalutino la voce delle Associazioni, chiamate a rappresentare esclusivamente gli interessi dei cittadini. In questo momento in cui la città versa in evidenti difficoltà ed in mancanza di prospettive e visione futura, non ci si aspettano risposte evasive e polemiche, ma la testimonianza di una volontà di concreta collaborazione e coesione, indispensabile per superarle. Rivolgiamo infine un appello a tutti i cittadini di Spoleto, affinchè sostengano, nei modi che riterranno più idonei, le iniziative che le Associazioni riterranno necessarie adottare. Per tale ragione lo Spoleto City forum rimane disponibile ad accogliere suggerimenti, proposte e collaborazioni, atti a raggiungere il suddetto scopo. E questo per il solo bene verso la città.

Il sindaco Cardarelli risponde

Il dialogo tra Amministrazione e associazioni è una parte essenziale del processo democratico e ritengo tale tipo di collaborazione non solo pienamente auspicabile ma assolutamente vitale per il buon governo di una città. Non posso fare a meno di notare però il tono troppo generico e approssimativo delle argomentazioni e il tempismo francamente infelice dell’appello fatto dallo Spoleto City Forum – in un momento che è, sotto gli occhi di tutti, di particolare emergenza e gravità – per non sollevare più di un sospetto. Penso francamente che parlare dei problemi che affliggono la città, alla luce della ferita ancora aperta del terremoto, sia un esercizio troppo facile per distorcere la realtà sull’onda emotiva della cronaca recente e per tentare di far percepire come dato di fatto quello che è con tutta evidenza solo un particolare momento di difficoltà. Non nascondo le problematiche che Spoleto deve affrontare ma accetto con estrema difficoltà che si parli più per sensazioni e per frasi fatte, non corroborate dai numeri. Soprattutto quando a capo del City Forum sta chi ha dato fin’ora prova di un’ondivaga tendenza partitica quando non di un vero e proprio acrobatico trasformismo”. “Il City Forum ci accusa – continua Cardarelli – di mancanza di progetti per il turismo e per lo sviluppo quando questa Amministrazione è stata capace di segnare, grazie a specifici progetti, un aumento vicino al 20 percento delle presenze turistiche. Spoleto ha bisogno ancora di più in termini di promozione, soprattutto rispetto ad altre realtà dell’Umbria, ma quello del 2016 è un risultato che non si vedeva da decenni e che è frutto di scelte meditate. Gli investimenti per il patrimonio storico-monumentale sono ingenti, quasi 12 milioni di euro, e rappresentano una prospettiva di grande valore e respiro per il comparto e per lo sviluppo del centro storico. Quasi 4 milioni di euro arrivano inoltre dall’Agenda Urbana e una grande boccata d’ossigeno per la rivitalizzazione della parte alta della città è rappresentata anche dal trasferimento ormai imminente dell’ufficio tributi a Palazzo Leonetti-Luparini e che potrebbe essere rafforzata anche da quelli, ancora in fase di studio, dello sportello del cittadino e del demografico. Per non dimenticare che a palazzo Martorelli Orsini e a Palazzo Leoncilli si completerà a breve quella cittadella della Giustizia che darà una grossa spinta al ripopolamento del centro. Vorrei ricordare inoltre come per l’emergenza terremoto, sottovalutata da più parti, aree importanti del centro storico, penso in particolare a Monterone, siano state messe in sicurezza e quindi fruibili grazie alle sole forze dei tecnici del Comune e sentir parlare di allarmismo, con chiese e monumenti ancora inagibili, con oltre 500 ordinanze emesse e più di 500 sfollati, è eticamente inaccettabile”. “In quanto all’ospedale – spiega il Sindaco – mi sono espresso più volte e ribadisco come, di fronte ai tagli sulla sanità da parte del Governo centrale, e al conseguente depauperamento di quelle strutture ospedaliere che non dovessero avere più certi requisiti, non esiste alternativa a quella che è l’unica soluzione possibile e di buon senso: integrare i servizi dei due nosocomi di Spoleto e di Foligno e dar vita ad un terzo polo sanitario dell’Umbria. Meraviglia quindi che il Presidente del City Forum Sergio Grifoni, ormai esponente del PD, faccia finta di come il suo attuale partito abbia fatto storicamente il bello e cattivo tempo nei rapporti interistituzionali e continui a farlo politicamente adesso in ambiti che sono di competenza decisionale della Regione, di fatto portando l’ospedale allo stato di cose che lo stesso Grifoni lamenta”. “Infine permettetemi di dire – conclude il primo cittadino – che è sempre sbagliato decontestualizzare fenomeni globali come quelli economici, tirando in ballo isolatamente il caso di una città come Spoleto, non a vocazione industriale, di fronte alle cifre drammatiche che fotografano l’economia dell’Umbria, una regione che nell’ultimo anno ha perso 3,4 miliardi di euro e 16,5 punti di Pil e che si vede costretta ad affrontare una situazione che parla di 15mila occupati in meno. Di contro vicende potenzialmente drammatiche per i livelli occupazionali – come la Scuola di Polizia, Novelli e Cementir – sono in parte state risolte e in parte ridimensionate anche grazie all’autorevolezza istituzionale e al ruolo di costante dialogo e confronto che l’Amministrazione ha avuto con tutte le parti”. 

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