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Foligno, protesta dei vigili urbani e Fils: Impegno civile va all’attacco

Pubblicato il 16 Settembre 2014 17:07 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:25

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Esprimono piena solidarietà ai vigili urbani ma soprattutto un plauso per il senso di responsabilità dimostrato in occasione della protesta, i due consiglieri comunali folignati di Impegno civile, Stefania Filipponi ed Agostino Cetorelli. I due esponenti, sono intervenuti sullo sciopero indetto per la giornata di ieri dal personale della polizia municipale in concomitanza con la fiera di Santo Manno e la riapertura delle scuole, anche se – lo ricordiamo – dismesse le divise di ordinanza, due unità per turno hanno comunque garantito i servizi minimi al di fuori degli istituti scolastici. Alla base della protesta, promossa dalla Uil-Fpl e dalla Csa, il taglio dei buoni pasto serali, la produttività e l’aliquota relativa all’articolo 208 del codice della strada. Tirando in ballo il “patto sociale” firmato dalla coalizione di centrodestra durante la campagna elettorale, Filipponi e Cetorelli hanno dichiarato come “le richieste dei lavoratori debbano essere oggetto di un serio approfondimento, con risposte concrete ed azioni concertate, evitando le solite vaghe promesse finalizzate al mantenimento dello status quo”. Per i due consiglieri comunali di opposizione “è urgente la riorganizzazione degli uffici comunali per garantire condizioni di lavoro e qualità dei servizi offerti ai cittadini, soprattutto in riferimento alla crescente richiesta di sicurezza urbana”. E così, al fine di reperire risorse per gli investimenti ribadiscono come sia “improcrastinabile la razionalizzazione della spesa corrente con riduzione dei costi della politica e dell’amministrazione, prevedendo – concludono – anche con uno “stretto” controllo sui risultati raggiunti dai dirigenti che devono essere proporzionati ai lauti stipendi che percepiscono”. Ma la protesta messa in campo dagli uomini della polizia municipale non è l’unico tema su cui sono intervenuti Stefania Filipponi e Agostino Cetorelli. Dopo aver riportato – con un comunicato stampa ad hoc – il parere negativo espresso dal collegio sindacale sul bilancio 2013 della Fils, quest’oggi i due consiglieri sono tornati sull’argomento. “La mala gestio protrattasi per anni – denunciano – con la benedizione del sindaco Mismetti che ha nominato gli amministratori, non deve ricadere sui folignati e neppure deve colpire i dipendenti della società. Per questo motivo – proseguono – Impegno civile ha predisposto una richiesta perché venga promossa un’azione di responsabilità personale nei confronti di tutti coloro che hanno causato il grave stato di insolvenza della società, con possibile danno per l’erario comunale. Chi a gestito l’azienda – sottolineano – coloro che non hanno controllato ovvero, per motivi di bottega, hanno omesso ogni intervento in sede politica, devono pagare. La Fils – spiegano ancora Filipponi e Cetorelli – ha 39 dipendenti di cui 14 impiegati e 25 operai, reclutati con sistemi di assunzioni assolutamente “liberi” per cui non possono essere riallocati presso l’Ente. Nell’ottica del risanamento il Comune, in passato, ha conferito alla Fils il 60 per cento della proprietà dell’immobile occupato dalla Vus. Negli anni successivi, per ripianare lo stato di indebitamento, si era deciso di alienare il bene – sottolineano – ed era stato stipulato un preliminare con Vus, ma a causa della incapacità degli amministratori non è stato possibile formalizzare la vendita, con pesanti ricadute sul bilancio Fils. La società è al 100 per cento del Comune di Foligno – concludono – ed è soggetta al controllo analogo dell’Ente, per cui è evidente la responsabilità politica, ma anche economico finanziaria sia del socio che dei vertici aziendali. 

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