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Sclerosi multipla e sport: lo straordinario messaggio di Annita Rondoni

Pubblicato il 31 Ottobre 2014 12:10 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:56

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La trasmissione Panorama Sport del 29 ottobre 2014 ha trattato di sport e di sociale. Ospite in studio, Annita Rondoni, una donna energica e coraggiosa, responsabile del gruppo Aism (sclerosi multipla) di Foligno, Spoleto e Valnerina. Ma naturalmente Annita è qui per raccontarsi come amante della disciplina del cielo, ovvero del volo in aliante con cui ha coronato un suo grande sogno che aveva nel cassetto, grazie anche alla disponibilità dell’Aeroclub Foligno e del presidente Dante Taddei, nel Ferragosto del 2011, in occasione dei campionati mondiali di volo acrobatico che sono stati ospitati appunto dall’aeroporto folignate. Vogliamo ricordare, a tale riguardo, l’avvocato Stefano Zuccarini (che abbiamo avuto nostro ospite), il quale è stato il primo disabile al mondo ad ottenere il brevetto per volare in aliante. Per introdurre l’argomento della puntata voglio prendere in prestito il titolo di un libro scritto dall’unica paraplegica, peraltro umbra di origini, che ha ottenuto il brevetto per lanciarsi con il paracadute ovvero: “Nessuna barriera tra me ed il cielo”. Abbiamo presentato una serie di esempi di campioni di tutti gli sport che nonostante siamo stati colpiti da sclerosi multipla non si sono voluti arrendere alle difficoltà della malattia. Una carrellata di nomi che dopo essere colpiti dalla malattia degenerativa del sistema nervoso e dei muscoli. Sara che diventa campionessa mondiale di frestyle dressage (gara equestre), Alessio che ha percorso 650 chilometri in bici ovvero quelli che dividono l’ospedale San Raffaele di Milano da Roma e questo dopo la maratona di New York corsa nel 2008 e 2009. Roberta (la presidente nazionale dell’associazione), campionessa italiane di handbke e Marco che di recente è andato da Padova ad Assisi in bici. Ed ancora Alessandra, professionista del Golf (il suo messaggio Golf contro la sclerosi multipla) ed il suo grande sogno l’Olimpiade del 2020. Altri esempi poi, come il viaggio della vita di Alessio e come dice Annalisa Minetti, grande cantante e vincitrice bronzo paralimpico categoria ipovedenti ad Atene: “Siamo vincenti sulla linea di partenza”. Venendo ad Annita, va detto che lei (nella sua seconda vita come definisce il suo dopo-malattia), ha fatto del suo impegno in favore della lotta alla sclerosi multipla una missione con tante persone coinvolte. In primis vogliamo citare i componenti del team medico formato da Stefano Stefanucci, il quale oltre ad essere un grande esperto di questa malattia si presta a collaborare anche facendo diversamente teatro insieme ai suoi pazienti, ma naturalmente il primario di neurologia Zampolini e Corea. I giornali sono pieni delle realtà conquistate da lei a dagli iscritti alla sezione, per trovare fondi e sponsor per l’associazione Onlus ecco la realizzazione di convegni, concerti, dibattiti, impegni vari ed ecco sorgere le nuove sedi in varie parti della città (ultima quella nuovissima di via Parigi), ma anche il presidio medico in alcuni giorni presso l’ospedale San Giovanni Battista. Questa estate la nuova “crociata” con la firma della carta dei diritti delle persone con sclerosi multipla, sottoscritta da tanti comuni umbri tra cui naturalmente Foligno ma anche altri limitrofi. Perché sei andata in aliante? chiediamo ad Annita. “Probabilmente se non mi fossi ammalata di sclerosi multipla non avrei trovato il coraggio e la motivazione necessaria per imbarcarmi in esperienze meravigliose come questa. Volare è stato sempre il mio sogno, la sclerosi multipla mi ha insegnato a vivere. Attraverso questo mio gesto voglio dire alle persone di non arrendersi mai alle difficoltà. Trovarmi sospesa nell’aria, immersa nel silenzio sopra la nostra meravigliosa città mi ha toccato profondamente. Quelle ali per la durata del volo sono state le mie gambe, lassù nel cielo siamo tutti uguali”. Anche nell’occasione del suo primo volo Annita ha affermato: “Questa mia malattia mi ha dato un coraggio ed una energia che non credevo neppure io di avere. A tutte le persone che hanno i miei stessi problemi dico di non arrendersi, di non chiudersi in se stessi e non avere un atteggiamento autodistruttivo, con la sclerosi multipla si può convivere e si può avere una vita ricca e piena di gioia emozioni e soddisfazioni. Per questo io attraverso le attività del centro Aism fondato nel 2010, un centro utile non solo per le cure ma anche per avvicinare i malati di sclerosi multipla e condividere i problemi e le esperienze, voglio lanciare questo messaggio a chi sta nelle mie condizioni”. Annita conclude dicendo che avrà il tempo necessario tornerà in volo sull’aliante perché il suo battesimo dell’aria resta sempre nel suo cuore avendogli regalato grandi ed irripetibili emozioni.

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