Desta non poche preoccupazioni la relazione diffusa dal Wwf di Foligno secondo cui l’aria della città sarebbe “la più inquinata dell’Umbria, sopra a Terni e Perugia”. Stando a quanto comunicato dall’associazione ambientalista, la centralina dell’Arpa sita nei pressi di porta Romana a Foligno, per ben cinque volte in pochi giorni avrebbe segnalato livelli di PM10, particelle sottili inquinanti, al di sopra della soglia di sicurezza. Il Wwf ci è andato giù pesante, nel comunicato firmato dal presidente Sauro Presenzini si legge: “Foligno: l’aria che inaliamo può essere causa scatenante per il cancro e pericolosa al pari del fumo di sigarette o delle micro fibre di amianto”. Il primo colpevole, secondo il Wwf , sarebbe il traffico veicolare, seguito da emissioni di tipo industriale, ed in fine dalle emissioni domestiche di camini e stufe. A “favorire” questa situazione sarebbe anche la morfologia della città stessa,che, situata in un avvallamento, sarebbe maggiormente soggetta al fenomeno dell’inversione termica, ovvero quando l’aria calda non riesce a salire oltre lo strato di aria fredda e quindi crea una “bolla d’aria inquinata” che staziona. Un allarme preoccupante quello lanciato dal Wwf, per il momento, da Arpa e Comune di Foligno non giungono commenti, o provvedimenti come ad esempio il blocco del traffico, previsto in casi come questo.