19.7 C
Foligno
martedì, Aprile 30, 2024
HomeCulturaSanta Angela da Foligno rivive al San Carlo con “Io sono non...

Santa Angela da Foligno rivive al San Carlo con “Io sono non amore”

Pubblicato il 18 Dicembre 2015 16:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:07

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Elezioni, la coalizione progressista folignate apre le porte a Italia viva

Superato il veto delle scorse settimane, è stata annunciata la candidatura di Patrizia Palmieri nella lista Foligno Domani. Masciotti: “Stiamo arricchendo l’area moderata: importante che abbia una sua forza e una sua rappresentanza”

“Stella al merito del lavoro” per diciotto umbri: tutti i premiati

È il più alto riconoscimento concesso ai lavoratori dipendenti che si sono distinti per laboriosità, perizia e rettitudine morale. La cerimonia di consegna, presieduta dai prefetti di Perugia e Terni, si terrà mercoledì primo maggio

“Premio Mario Guidi” a Simone Sansonetti: “Onorato di questo riconoscimento”

Al 26enne chitarrista jazz una borsa di studio di 2mila euro nell’ambito della seconda edizione del progetto intitolato al manager folignate scomparso nel 2019 e dedicato ai giovani musicisti. “Parte della cifra andrà per la produzione di un disco in trio”

Angela da Foligno approda a teatro e lo fa con un progetto artistico dal titolo “Io sono non amore”, che porta la firma della compagnia teatrale “La società dello spettacolo”. L’appuntamento è per lunedì 4 gennaio – giorno in cui la città celebra questa figura – quando, sul palco del teatro San Carlo, Santa Angela prenderà vita in una veste tutta nuova. La terziaria francescana vestirà infatti, per l’occasione, i panni di una donna di oggi in una realtà che è quella propria di Foligno, dove la stessa Santa intraprese e portò avanti il suo cammino spirituale. A curare la regia l.c. Grugher, mentre sul palco, ad interpretare Angela, saranno tre diverse attrici. A vestire i panni della Santa folignate saranno infatti Caroline Baglioni, Emanuela Faraglia e Flavia Gramaccioni, affiancate da Michelangelo Bellani che ha curato anche la scrittura del testo. BELLANI – “Al di là delle varie connotazioni che le si possono dare – ha spiegato Michelangelo Bellani – quella di Angela è stata una figura straordinaria, che non vogliamo spettacolarizzare ma con la quale vogliamo dialogare, portandola tra la gente comune. Quello che vogliamo è restituire la sua forza intellettuale e attualizzarne la figura, per farla entrare in dialogo con l’uomo contemporaneo. Così facendo – ha concluso Bellani – cerchiamo di far riscoprire, oggi, il senso della sacralità”. PADRE FELICE – A prendere parte attivamente al progetto di “Io sono non amore” anche padre Felice Autieri, direttore del Cenacolo di Santa Angela. “La realizzazione di quest’opera – ha detto – è stata una sfida, dal momento che non è semplice portare in scena una figura poliedrica e complessa come quella di Santa Angela. L’abbiamo fato con la speranza di farla conoscere ad un pubblico che fosse il più vasto possibile”. Il progetto artistico “Io sono non amore” è stato presentato venerdì mattina all’auditorium Santa Caterina alla presenza, tra gli altri, del vicesindaco Rita Barbetti e del vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi. BARBETTI – “Ho sempre apprezzato la grande passione che anima i ragazzi di questa compagnia teatrale” è stato il commento di Rita Barbetti, che ha aggiunto: “La figura Santa Angela è in sintonia con quella di San Francesco. Entrambi hanno scelto la povertà, entrambi sono stati dei rivoluzionari. Sono molto curiosa di vedere come questa donna verrà portata in scena, all’interno di un’opera che coniuga il medioevo con il presente, e mi auguro che la città risponda bene”. SIGISMONDI – Ad intervenire nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento è stato, come detto, anche monsignor Gualtiero Sigismondi. “È una cosa bella che dei giovani si siano appassionati al tema – ha detto il vescovo folignate -. Aspetto di vedere come hanno tradotto questo titolo, perchè è di difficile interpretazione. C’è un aspetto da mettere a fuoco, Angela ci insegna che erotismo e misticismo esprimono l’idea di unità: il primo l’unità dei corpi, il secondo quella delle anime. E probabilmente, in questo titolo è nascosto questo tentativo di esprimere l’unità di queste due realtà. Facciamo tutti un po’ di fatica ad avvicinarla e leggerla – ha proseguito sua eccellenza – e portarla in scena è per me motivo di grande curiosità. Ho letto i testi – ha quindi concluso -, ma un conto è leggerli ed un altro è vedere come prendono forma nel vissuto delle persone”.  

Articoli correlati