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Riorganizzazione, il Comune di Spoleto va al contrattacco

Pubblicato il 3 Febbraio 2016 17:26 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:36

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Il sindaco di Spoleto assicura che di “verità” ce ne saranno altre. Al momento, pare, siano coperte da segreto d’ufficio. E se certe scelte sono state fatte, un filo logico c’è. E quelle nuove “verità”, forse, faranno più chiarezza. Certo è che, per il momento, il sindaco Cardarelli e l’assessore Profili, hanno sentito la necessità di fare chiarezza rispetto alle polemiche piovutegli addosso nei giorni scorsi rispetto a una riorganizzazione dirigenziale che per l’opposizione politica e la Fp Cgil, mostra qualche incongruenza. Come, ad esempio, la nomina di un già condannato in Cassazione per la vicenda del palazzo della Posterna, ovvero Giuliano Maria Mastroforti, alla guida dell’ufficio tecnico, e fatto restare invece al palo due ex come Vincenzo Russo e Antonella Quondam Girolamo perché destinatari di due avvisi di garanzia per la questione “buco di bilancio”, così come quella che è, a loro dire, l’incompatibilità delle funzioni ricoperte dal neo comandante della Polizia municipale, Massimo Coccetta. Che, facendo riferimento a quest’ultimo caso, a detta dei “dissenzienti” non sono “compatibili con quelle relative all’edilizia e alla vigilanza edilizia”, è scritto, tra le altre cose, nella nota della Fp-Cgil inviata agli organi di stampa qualche giorno fa. Ma a smentire questo fatto, pare sia una normativa della nuova legge si stabilità, nella quale si dice, tra le altre cose, che “per quanto riguarda le funzioni gestionali in capo all’attuale comandante della Polizia Municipale – ha spiegato Profili – va specificato che quelli dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione sono dei pareri, sicuramente importanti, ma che non possono avere la priorità rispetto a quanto previsto nella Legge di Stabilità 2016, dove viene espressamente indicato che, per il corretto funzionamento degli uffici, il conferimento degli incarichi dirigenziali può essere attribuito senza alcun vincolo di esclusività anche al dirigente della polizia municipale”. E poi c’è la questione Mastroforti-Russo-Quondam Girolamo. “Non tutti i reati sono gli stessi – ha tenuto a precisare Profili, definendo la scelte fatte “politiche” per la fiducia riposta nei neo dirigenti – quello di Mastroforti non è contro l’amministrazione, le accuse mosse a Russo e alla Quondam Girolamo sono per falso ideologico, e in questo caso l’amministrazione è parte lesa. Ovviamente speriamo vengano assolti, ma se così non sarà, il Comune si costituirà parte civile”. “Purtroppo – ha aggiunto il sindaco Cardarelli – le questioni relative al cosiddetto buco di bilancio, con gli avvisi di conclusione delle indagini che ne sono conseguiti, hanno reso necessaria da parte nostra una scelta che non poteva essere diversa da quella contenuta nel decreto sindacale, in quanto l’ente si considera parte offesa”. E lo stesso criterio, a quanto pare, è stato adottato anche per quanto riguarda gli incarichi relativi al settore urbanistico. Pur non essendoci un obbligo previsto dalla legge, né una vera causa di incompatibilità o inconferibilità “abbiamo ritenuto opportuno non affidare all’attuale dirigente della direzione tecnica anche le funzioni relative al rilascio dei titoli edilizi e alle attività connesse alla vigilanza edilizia – ha proseguito il primo cittadino – questo anche per restituire, a tutti coloro che lavorano quotidianamente in un settore così delicato, un clima di maggiore serenità”. Ma non sono mancate le “frecciatine” a chi ha sollevato così tante polemiche. ”Innanzitutto – ha detto l’assessore Gianmarco Profili – va ricordato che, nonostante la normativa imponesse un contenimento delle spese relative al personale già nella finanziaria 2007 attraverso un accorpamento dei servizi e una conseguente diminuzione del personale dirigenziale, la passata amministrazione ha di fatto compiuto il percorso contrario, aumentando il numero dei dirigenti e, attraverso i concorsi, ingessando qualsiasi nostra libertà di manovra. Riteniamo paradossali – ha aggiunto Profili – le critiche mosse all’amministrazione comunale da parte di chi è responsabile della situazione in cui ci troviamo, soprattutto alla luce della condizione che abbiamo ereditato e della necessità di adeguarci ai dettami previsti dalla normativa passata e presente. Si può sbagliare. Ma da qui a mettere in dubbio l’operato dell’amministrazione comunale ce ne corre. E io lo difenderò fino alla morte”. 

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