Grazie ai permessi ottenuti dalle legge 104, un dipendente comunale di Bevagna ne approfittava per andare a Londra. A fare cosa? Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, il 42enne avrebbe ceduto a due magrebini delle carte d’identità false del Comune di Bevagna. Nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza, visto che la Digos ha accertato che dagli uffici comunali sono stati sottratti i moduli per la realizzazione dei documenti di identità. I nordafricani sono stati fermati dagli agenti inglesi, con Scotland Yard che poi ha comunicato alla polizia italiana e ai carabinieri il fatto. Sulle carte d’identità le fotografie dei magrebini fermati a Londra, ma con le generalità di cittadini residenti a Bevagna. Da Roma la comunicazione è giunta sino a Perugia che ha portato all’apertura di un’inchiesta da parte della procura di Spoleto. L’uomo doveva assistere il padre invalido, ma approfittava dei permessi per fare tutt’altro. L’operazione internazionale ha fatto scattare gli arresti domiciliari per il dipendente comunale bevanate, accusato di furto aggravato, truffa, possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsa, abuso d’ufficio, falsità in scrittura privata e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. Le indagini sono ancora in corso e hanno potuto appurare inoltre che il dipendente comunale aveva realizzato una falsa richiesta di retrocessione di loculi cimiteriali a discapito di un’anziana signora. Il 42enne, che ricopre anche la carica di responsabile dei servizi cimiteriali, attraverso la falsificazione della documentazione inerente la restituzione di loculi, si è intascato ingenti somme di denaro a discapito del Comune.