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Foligno, nuovo incontro sul biodigestore. A fine ottobre la Conferenza dei servizi

Pubblicato il 16 Ottobre 2016 09:42 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:03

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A Foligno si torna a parlare di biodigestore. Il Comune ha organizzato al centro “Mancini” di Sant’Eraclio un incontro dal titolo “Il biodigestore di Casone: energia rinnovabile dai rifiuti e compost di qualità rispettando l’ambiente e tutelando la salute”. L’appuntamento è per venerdì 21 ottobre alle 17. Quella di Sant’Eraclio sarà l’occasione buona per tornare ad approfondire una tematica, quella legata all’impianto, che nelle scorse settimane ha scaldato il dibattito cittadino. L’incontro sarà moderato dal presidente dell’Ati3 Fabrizio Cardarelli. Previsti gli interventi del sindaco di Foligno, Nando Mismetti e del presidente di Vus, Maurizio Salari. Le relazioni più attese saranno ovviamente quelle di Michele Zorzi, responsabile tecnico dell’impianto “Bioenergiatrentino”, che parlerà dell’impianto di Faedo di Trento. Parola anche a Gabriele Tonindandel, dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente di Trento, che affronterà gli aspetti igenico-sanitari degli impianti di digestione anaerobica e compostaggio. Armando Mattioli della Usl2 dell’Umbria parlerà degli stessi temi, per poi arrivare alla conclusione affidata a Giovanni Gigliotti del dipartimento di ingegneria civile ambientale dell’Università degli studi di Perugia. Poi spazio anche alla discussione. Per fine ottobre poi è in programma la Conferenza dei servizi, che dovrà dare il via libera definitivo per l’impianto. IL WWF – Intanto è tornato a farsi sentire il Wwf guidato da Sauro Presenzini. “Le querele non ci spaventano – affermato Presenzini, riferendosi alle azioni che l’Ati3 è pronta ad intraprendere –. No al mostro impiantistico, nel caso dei biodigestore di Foligno il popolo sovrano è stato dimenticato e disprezzato”. “A giochi ormai conclusi, ora la stessa politica corre ai ripari – spiega una nota dell’associazione ambientalista – con una finta informazione, ben consapevoli che il cittadino-suddito nulla potrà decidere o modificare”.

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