La pandemia non ferma la memoria. È anche con questo spirito che la Cgil provinciale di Perugia e l’Anpi hanno ricordato oggi, lunedì 4 gennaio, la figura di Francesco Innamorati. Lo hanno fatto nell’anniversario della sua uccisione con una cerimonia, nel pieno rispetto delle normative anti contagio, presso il monumento a lui dedicato di fronte al cimitero folignate di Santa Maria in Campis. Proprio lì dove, il 4 gennaio del 1944, uno dei protagonisti della Resistenza umbra e del mondo del lavoro fu investito ed ucciso da un autocarro dell’esercito tedesco.
Presenti alla commemorazione del giovane antifascista, tipografo e due volte segretario della Camera del Lavoro di Foligno, il responsabile della stessa, Angelo Scatena, il segretario provinciale dello Spi Cgil di Perugia, Mario Bravi, ed il segretario generale della Cgil di Perugia, Filippo Ciavaglia. Con loro, Roberto Testa dell’Anpi di Foligno, il vicesindaco della città della Quintana, Riccardo Meloni, e i familiari proprio del giovane, Paola Reali, Francesca Raffaelli, Orsola Renzini e Lorenzo Scarponi.
“Francesco Innamorati era un portatore di pace e democrazia, incompatibile con il regime fascista che per questo lo ha eliminato – ha detto il segretario della Cgil, Filippo Ciavaglia -. Ma la sua figura continua a vivere ancora oggi perché è stato un costruttore di futuro e continuerà – ha aggiunto – a rappresentare gli ideali di pace, democrazia ed uguaglianza che sono il fulcro della nostra Costituzione repubblicana”.