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L’importanza dell’alimentazione durante la pandemia

Pubblicato il 21 Aprile 2021 10:49 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:30

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Per cercare di comprendere come l’alimentazione possa influire sulla risposta infiammatoria, bisogna partire dall’assunto che senza infiammazione non avremmo immunità.

Cercando di rendere semplice un discorso abbastanza complesso, possiamo dire che noi disponiamo di due sistemi immunitari, ovvero: l’immunità innata, un tipo di immunità rapida e non specifica, che di norma si attiva in poche ore allertando cosi il sistema immunitario adattativo. Poi abbiamo l’immunità di tipo adattativo che richiede alcuni giorni per attivarsi ed è specifica, e come riassunto in un articolo pubblicato lo scorso 16 marzo su Nature Medicine, nel caso di infezione da SarsCoV2, la risposta immunitaria che si attiva è proprio quella di tipo adattativo.

Il nostro obiettivo quindi non è quello di azzerare l’infiammazione, ma è quello di controllare che questa non diventi sistemica e quindi non più controllabile, come potrebbe avvenire nell’infezione da SarsCoV2, in cui l’iperproduzione di citochine scatenano una grave tempesta infiammatoria sistemica.

Il nostro stile di vita non proprio regolare, e i danni che abbiamo arrecato al nostro ambiente negli ultimi decenni, possono produrre nel nostro organismo un tipo di infiammazione sistemica permanente detta “a basso rumore”, in pratica questa infiammazione risulta essere di basso grado, ma continua e permanente, e questo porta il nostro organismo a subire una serie di patologie legate alla cosiddetta “era moderna”.

Gli studi recenti ci hanno confermato che le persone più a rischio di gravi complicanze da Covid-19 sono le persone anziane, quelle con patologie come il diabete, malattie cardiovascolari, insufficienze renali, malattie neoplastiche e autoimmuni, tutte problematiche che sviluppano una costante infezione di basso grado.

Alla luce di quanto sopra, non è difficile capire che la lotta al Covid-19 si debba iniziare molto prima che il virus entri nel nostro organismo. Facendo nostro il principio che “prevenire è sempre meglio che curare” non rimane altro che instaurare un immediato cambiamento del nostro stile di vita, in modo che si riesca a controllare in maniera efficace l’infiammazione, e che ci aiuti a prevenire e a lottare contro un eventuale infezione.

Il nostro modo di vivere infatti comporta grandi differenze sul come riusciamo a regolare l’infiammazione di basso grado, il sonno, l’attività fisica, lo stress, l’inquinamento ambientale, e soprattutto l’alimentazione, sono i protagonisti del nostro futuro benessere.

Ma allora, quale alimentazione è consigliabile adottare?

Il principio di mantenere una alimentazione equilibrata rimane sempre un assunto per il nostro benessere futuro, ma se vogliamo essere più specifici possiamo darci alcuni consigli strategici per affrontare al meglio un eventuale attacco di questo maledetto virus:

– Mantenete sempre un intestino in forma, il microbiota intestinale ha un ruolo essenziale nella maturazione del sistema immunitario e nella gestione dell’infiammazione

– Privilegiare un’alimentazione ricca di antiossidanti, quindi frutta e verdura di stagione, come indicato dalla dieta mediterranea, riescono a combattere efficacemente lo stress ossidativo e quindi gestire al meglio l’infiammazione

– Privilegiare alimenti a basso indice glicemico aiuta a tenere sotto controllo l’insulina, la cui secrezione continua stimolata dalla frequente assunzione di zuccheri semplici favorisce un’infiammazione pericolosa per il nostro organismo

– Aumentare il consumo dei grassi omega 3 a discapito di quelli animali, comporta un aumento di efficacia del nostro sistema immunitario

– Praticare ogni giorno almeno 30 minuti di attività fisica in luoghi aperti e ben ventilati, porta enormi benefici al nostro sistema immunitario

Ed è cosi che, senza riempire il nostro organismo dei sempre presenti “integratori miracolosi” possiamo con ciò che la natura ci fornisce da sempre, e con un po’ di voglia di muoverci, attuare una efficace prevenzione per questa malattia in modo del tutto naturale, e soprattutto possiamo sperare in quello che avevo chiamato e trattato in un altro articolo, “un invecchiamento di successo”!

 

Dr.Mercuri Leonardo Dietista TSRM

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