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L’Umbria verso la vaccinazione dei 60enni. Variante indiana, monitorati 4 casi

Pubblicato il 6 Maggio 2021 19:27 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:27

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L’Umbria guarda ai vaccini per i sessantenni. Terminata la somministrazione alle fasce più anziane della popolazione, intorno al 15-20 maggio dovrebbe toccare alla fascia 69-60 anni. “Dobbiamo completare il più velocemente possibile la vaccinazione delle categorie fragili – afferma l’assessore alla Sanità, Luca Coletto – per arrivare alle somministrazioni delle altre categorie il prima possibile”. Le dichiarazioni di Coletto fanno chiarezza rispetto alle critiche arrivate da parte di chi, negli ultimi giorni, ha sottolineato come in regione siano ancora pochi gli anziani vaccinati rispetto ad altre parti d’Italia. Dalle stime presentate da palazzo Donini però, l’Umbria è la zona d’Italia dove c’è una delle più alte concentrazioni di anziani dai 70 agli over 90. “Nel momento in cui avremo superato la vaccinazione degli ultra 70enni ed ultra 60enni – ha specificato Massimo D’Angelo, commissario Covid umbro – ci sarà un intervento più capillare anche in virtù di un maggiore quantitativo di dosi”. In campo scenderanno in maniera più consistente medici di medicina generale, farmacisti, strutture produttive e ambulatori privati che dovranno accreditarsi. Alle 8 di giovedì mattina sono state somministrate 334.169 dosi, mentre le persone che sono state vaccinate con ciclo completo sono 106.074; 228.740 coloro che hanno ricevuto la prima dose. In Umbria sono arrivati 400.245 vaccini. Interamente vaccinato il 13,63% della popolazione. La categoria degli over80 ha raggiunto la percentuale del 93% delle vaccinazioni ed è pressoché completata. 

VACCINE DAY – Da mercoledì i medici di medicina generale hanno ricevuto altre 27mila dosi, per riuscire così a coprire interamente la fascia d’età 79-70 tra prime e seconde dosi. Tra fragili, loro familiari e caregiver sono già state somministrate 72mila dosi. Il 9 e 16 maggio previsti due “vaccine day”, per anticipare le dosi degli estremamente vulnerabili prenotati nelle settimane successive. In questa maniera, si libereranno dei posti per altri soggetti da vaccinare. Intanto, come ricordato dalla Regione Umbria, una nuova circolare del ministero della Salute consente di rinviare di 42 giorni il richiamo Pfizer (ora è di 21 giorni), così come per Moderna. In questa maniera aumenteranno le nuove prime dosi da effettuare. 

VARIANTI – Nel frattempo arrivano anche i nuovi dati dall’Istituto superiore di sanità rispetto al campionamento dei tamponi. Il sequenziamento del 20 aprile ha restituito anche un 7% di variante nigeriana, insieme al 78% della inglese ed un 15% della brasiliana. Per la variante indiana si stanno effettuando delle valutazioni specifiche per i soggetti che rientrano dall’India. Al momento sono 4 le persone monitorate in Umbria, trasferite in Covid hotel. Strutture che torneranno utili qualora ci fossero anche altri casi riscontrati. Intanto il 14 maggio arriveranno 10mila dosi in più di AstraZeneca per completare il ciclo vaccinale delle categorie essenziali.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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