Un Osservatorio sociale contro la povertà. È quello che nascerà a Foligno per monitorare i bisogni dei cittadini che vivono nei comuni della zona sociale 8, alla luce del difficile momento storico vissuto tra emergenza Covid, caro energetico, la guerra in Ucraina e l’inflazione, che sta di fatto aumentando le situazioni di disagio tra la popolazione. Un osservatorio che sarà aperto alla partecipazione anche delle tante associazioni presenti sul territorio, a cominciare dalla Caritas, e che ha visto un primo passo la scorsa settimana in occasione di un incontro che ha visto seduti al tavolo il Comune di Foligno e i rappresentanti territoriali di Cgil-Cisl-Uil e Spi-Fnp-Uilp.
Al centro del vertice – come detto – la questione sociale, con un occhio attento al Piano regionale integrato per la non autosufficienza (Prina) e al Piano nazionale di ripresa e resilienza con l’obiettivo rilanciato dai sindacati di aumentare la rete di protezione, rafforzando le sinergie tra le istituzioni e le stesse organizzazioni sindacali. Ad illustrare il nuovo Piano regionale per la non autosufficienza è stato il direttore del Distretto sanitario di Foligno, Paolo Tozzi, che – così come sottolineato dai sindacati – “ha messo in luce la sostanziale tenuta di tutti i servizi con i 2,281 milioni di euro per l’anno in corso”. Presentate anche alcune novità, come l’incremento di 50mila euro dei fondi per il trasporto disabili, passati da 130mila a 180mila euro, ma anche i 140mila euro previsti per il pronto intervento sociale.
Per quanto riguarda il Pnrr, invece, il Comune di Foligno – rappresentato dall’assessore alle Politiche sociali, Agostino Cetorelli, e dalla dirigente dell’Area Diritti di cittadinanza, Sandra Ansuini – ha annunciato la partecipazione come capofila e insieme agli altri Comuni della zona sociale 8 alla partecipazione a 4 bandi per un importo complessivo di circa 1,5 milioni di euro. Tra le anticipazioni da parte del Comune, anche la stipula di una nuova convezione con la Caritas allo scopo di inserire nel mondo del lavoro chi è in difficoltà, con risorse che saranno chieste in maniera accresciuta in sede di avanzo di bilancio.
Da parte loro, i sindacati hanno chiesto un’ attenzione specifica anche economica all’assistenza domiciliare e il rafforzamento di una politica dei servizi e ulteriori approfondimenti sulle risorse del Pnrr e soprattutto della necessità di maggiore coordinamento dalla Tegione per “evitare di perdere occasioni fondamentali”. Da qui, come detto, la necessità di dar vita ad un Osservatorio sociale, che vedrà in agenda un ciclo di incontri che proseguirà per tutto l’autunno rendendo di fatto operativo il monitoraggio sui bisogni delle comunità della zona sociale 8.