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Sosta selvaggia e rifiuti abbandonati, protesta per piazza Giacomini

Pubblicato il 19 Febbraio 2023 08:01 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:12

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Un progetto iniziale teso alla valorizzazione della piazza completamente accantonato, tempistiche sulla conclusione dei lavori sempre disattese, sosta selvaggia dentro il cantiere con annesso problema sicurezza per quanti vi transitano all’interno e rifiuti abbandonati a terra qua e là. Queste alcune criticità che diversi residenti della zona di piazza Giacomini a Foligno tornano a denunciare in relazione, appunto, ai lavori di riqualificazione della piazza stessa che non sono ancora terminati. Lavori da 640mila euro derivanti da economie della ricostruzione post sisma 1997 avviati, lo ricordiamo, nel novembre 2021. Oltre a ribadire “la mancata concertazione da parte dell’amministrazione comunale sotto diversi punti di vista”, alcuni residenti della zona si dicono stanchi di dover quotidianamente fare i conti con i disagi annessi alla presenza del cantiere. “Intanto – dicono a Rgunotizie – lamentiamo il fatto che il progetto iniziale, quello che prevedeva la valorizzazione della piazza con la riproduzione della pianta originale della preesistente chiesa della Madonna del Pianto, è stato completamente abbandonato per motivi tecnici. Al suo posto – proseguono i residenti – è uscito fuori quello di un parcheggio e di una rotatoria che poco ci convince”. Ma al di là di questo, ci sono altri problemi con cui i cittadini sono alle prese ormai da tempo. “Il cantiere è stato aperto – dicono -, non sappiamo da chi, e l’area è attualmente utilizzata dalle persone come parcheggio abusivo”. E qui si lega un altro problema, quello della sicurezza. “Sì, perché, con l’apertura sulla recinzione – osservano i residenti -, chiunque è libero di entrare all’interno del cantiere, dove ci sono chiaramente buche, tombini non chiusi, lavori non segnalati e tubi che escono fuori”. Residenti che, oltre ad invocare la chiusura dei lavori, invocano quindi l’intervento di qualcuno affinché almeno fosse ripristinata la chiusura della recinzione. “Stiamo parlando poi di una zona ad oggi mal o poco illuminata – aggiungono i residenti – dove, tra l’altro, regna la sporcizia. Sono mesi infatti che nessuno passa a pulire la piazza e così – raccontano – la spazzatura si accumula fino a ridosso della rete di recinzione, creando inevitabilmente disagi per noi residenti e per le utenze commerciali”.

L’INTERROGAZIONE – Una situazione, quella del cantiere per i lavori di riqualificazione di piazza Giacomini, rispetto cui si è mosso anche il consigliere comunale di Foligno 2030 Mario Gammarota, firmatario di un’interrogazione a risposta orale rivolta al sindaco Stefano Zuccarini e all’assessore all’Urbanistica, Marco Cesaro. Prima di arrivare al dunque, Gammarota ricorda come “il progetto originario prevedeva la riproduzione dell’impronta della preesistente chiesa della Madonna del Pianto, realizzata con l’utilizzo di materiali particolari e posta a livello della strada” e come “l’assessore all’Urbanistica ha più volte ribadito che i residenti ed i commercianti sono stati e saranno sempre coinvolti nell’iter realizzativo del progetto per creare il minor disagio possibile”. E ancora, Gammarota sottolinea che, proprio per i ritrovamenti durante gli scavi dei resti delle antiche mura della chiesa, “i lavori si sono interrotti per diversi mesi” e “il progetto originario ha subito delle modifiche non completamente partecipate con tutti gli attori in campo, residenti e commercianti”. Ponendo poi l’accento sul “forte disagio per residenti e esercenti a causa dell’interruzione dei lavori”, il consigliere d’opposizione aggiunge che “i ritrovamenti potevano e dovevano essere previsti, e di concerto con residenti e commercianti l’amministrazione avrebbe dovuto attuare un piano di intervento per affrontare ed alleggerire tali disagi”. Analogamente a quanto denunciato da alcuni residenti, l’esponente di Foligno 2023 – che non manca di ricordare come l’assessore all’Urbanistica ad ottobre scorso avesse annunciato il termine dei lavori entro il successivo 30 novembre – sottolinea che “il cantiere, ancora in funzione, sta recando notevoli disagi venendo percorso ed occupato costantemente da auto che lo utilizzano come parcheggio abusivo”, spiegando pure che “il transito all’interno del cantiere può altresì creare problemi di sicurezza per i cittadini”. E dopo aver rimarcato, tra le altre cose, che “un cantiere, se ancora in funzione, deve essere ben custodito dall’appaltatore secondo il principio generale enunciato dall’art 2051 cc”, Gammarota passa alle richieste di chiarimenti: “Quali sono – chiede in particolare a sindaco ed assessore – i tempi di ultimazione dei lavori in Piazza Giacomini? Le modifiche al progetto sono state partecipate a tutti i residenti e a tutti i commercianti della zona interessata con una presentazione del progetto stesso? Come l’amministrazione – domanda infine – intende intervenire per il divieto all’ingresso delle persone ‘non addette’ e al transito e parcheggio di auto all’interno del cantiere in oggetto, per ristabilire una situazione consona nel rispetto delle normative garantendo la sicurezza dei cittadini?”.

DAL COMUNE – Dall’amministrazione, intanto, non arriva nessuna data certa sull’ultimazione dei lavori. Stando a quanto appreso dalla nostra redazione, sembra infatti che il prossimo step d’intervento sia quello dell’applicazione di un asfalto particolare, con pochissima carica di bitume, che necessita però di una temperatura di posa mite. Ed è quindi proprio una temperatura mite che si sta aspettando prima di procedere.

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