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Bevagna, protesta contro il Centro sociale: Comune e cittadini scendono in strada

Pubblicato il 21 Agosto 2023 07:59

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Mattinata di protesta a Bevagna per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Annarita Falsacappa e per cittadini e insegnanti, insieme per far sentire la loro voce a chi da un anno ormai non li ascolta. Il riferimento è ai vertici del Centro sociale che si trova in via XXVIII Settembre, nella zona di Sant’Anna, adiacente l’edificio prefabbricato inaugurato a settembre 2022, che ospita la scuola primaria dopo la delocalizzazione resa necessaria per consentire i lavori di messa in sicurezza ed adeguamento sismico della vecchia scuola a seguito del terremoto del 2016. Terreno di scontro l’utilizzo degli spazi del Centro sociale da parte dei bambini che frequentano l’istituto scolastico bevanate per svolgere le ore di educazione fisica soprattutto d’inverno, quando il clima rigido impedisce agli studenti di recarsi nel vicino parchetto pubblico del Petrillo.

Una storia che, come detto, va avanti da ormai un anno. Era agosto 2022, infatti, quando l’amministrazione comunale chiese la possibilità di usufruire dei locali del Centro sociale per lo svolgimento di attività didattiche di tipo sportivo, ricevendo in risposta un secco no. La motivazione data dal presidente del Centro sociale starebbe nel fatto che l’attività scolastica non rientrerebbe nelle finalità previste dallo statuto. La struttura, però, sorge su un terreno di proprietà comunale ed è stata la stessa amministrazione che, insieme alle sigle sindacali della Cgil, Cisl e Uil, ha contribuito alla realizzazione dell’edificio che ospita, per fini ricreativi, il Centro sociale. “Il diniego che abbiamo ricevuto alla richiesta di usufruire dei locali è, per noi, ingiustificato” commenta il sindaco Falsacappa, che aggiunge: “Il Centro deve accogliere le richieste della comunità, anche perché non c’è una finalità più sociale di questa. Tanto più – sottolinea – che al suo interno si svolgono attività come corsi di ballo destinati non solo agli anziani. Come amministrazione, poi, ci eravamo detti anche disponibili a fare la nostra parte sia per la pulizia che per il pagamento delle utenze”.

Ma siccome dall’altra parte c’è chi non ne vuole proprio sapere, arrivando a chiudere anche tutte le vie d’accesso alla struttura, l’amministrazione ha deciso di prendere provvedimenti. “Ci siamo affidati ad un legale – ha proseguito – perché vogliamo dimostrare che la nostra richiesta rientra tanto nelle finalità dello statuto quanto nei criteri stabiliti dalla convenzione siglata con i vertici del Centro sociale”. In attesa, però, che la giustizia faccia il suo corso, i cui tempi potrebbero essere non proprio rapidissimi, il Comune di Bevagna ha deciso di fare un ulteriore tentativo. “A seguito delle tante richieste che ci sono arrivate anche da parte delle famiglie – ha spiegato – abbiamo deciso di organizzare una manifestazione di protesta per farci sentire”. E così è stato. Nella mattinata di sabato 19 agosto, infatti, a ritrovarsi davanti alla sede del Centro sociale c’erano tutti: dai rappresentanti del Comune agli esponenti dei sindacati, ma soprattutto bambini, genitori ed insegnanti. Tutti insieme per chiedere a gran voce l’utilizzo della struttura per consentire l’attività fisica degli alunni fino a quando non potranno far ritorno nella loro vecchia scuola.

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