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Rifiuti, non solo aumenti Tari. Uil: “Differenziata sia sostenibile”

Il sindacato ha espresso preoccupazione per i lavoratori del settore e i cittadini che continuano a subire aumenti in bolletta, a fronte di un servizio non sempre efficiente. I territori del Sub ambito 3, di cui Foligno fa parte, potrebbero subire un aumento tra l’8% e il 9%

Pubblicato il 16 Aprile 2024 16:37 - Modificato il 17 Aprile 2024 17:27

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Rincari Tari, preoccupazione del sindacato Uiltrasporti. “Quello della raccolta differenziata è un metodo valido e vincente, a condizione che i sistemi siano sostenibili da un punto di vista economico, ambientale e salutare”: è quanto sottolineato da Uiltrasporti (sindacato dei lavoratori, dei trasporti e dei servizi) nel quale ad essere messo in dubbio è il metodo della raccolta differenziata spinta – o porta a porta – che in alcuni casi risulterebbe critico sotto vari aspetti. Innanzitutto, il sindacato riporta problematiche economico-ambientali del sistema di raccolta differenziata a spinta rispetto a quella tradizionale: la prima, infatti, richiederebbe una maggior disponibilità di personale e mezzi necessari per raggiungere tutti i punti di raccolta. Inoltre, il sistema sembrerebbe non giovare ai dipendenti da un punto di vista salutare: “La necessaria manualità utile al carico dei rifiuti nel mezzo – si legge in una nota – e il ripetersi di sali/scendi da parte degli operatori è oramai provato che, a causa dell’alto attrito musco/scheletrico. generi malattie professionali e infortuni. Il servizio, quello della raccolta differenziata a spinta, costa maggiormente e, per evitare l’aumento delle tariffe ai cittadini, si spremono pregiudizialmente le lavoratrici e i lavoratori del settore. Senza pensare alla frequenza della raccolta che ormai ha raggiunto le quattro settimane per ciascuna tipologia di rifiuto (plastica-carta-residuo secco), con seri problemi, soprattutto in estate, per i cittadini utenti che hanno contenitori in dotazione insufficienti per tale distanza di frequenza di svuotamento”.
Tuttavia la Tari continua ad aumentare. Come riporta, tra gli altri, Luca Benedetti nel numero del Messaggero Umbria del 15 aprile scorso, “il consiglio direttivo dell’Auri (Autorità umbra per i rifiuti e l’idrico) ha deliberato nei giorni scorsi la proposta dei piani economici finanziari della Tari 2024/2025. Proposta che in termini concreti ha preceduto a riconoscere un tasso inflattivo da inserire nella manovra tariffaria 2024 che, a seconda dei casi, oscilla tra il 5% e il 9%”. Un dato che riguarda il nostro territorio da vicino essendo che al livello umbro le zone a subirne maggiormente saranno probabilmente quelle del Sub ambito 3 che comprendono appunto Foligno, Spoleto e la Valnerina con un rincaro previsto tra l’8% e il 9%.

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