Approvazione del bilancio consuntivo 2023 e di quello preventivo 2024 e presentazione del libro “L’uomo del volgo riemerso” della socia Carla Ponti nell’annuale assemblea dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra di Foligno, di fatto la 103esima, che si è riunita nella mattinata di domenica 5 maggio.
A presiedere l’incontro il presidente dell’Anmig Umbria, Remo Gasperini, che nel suo intervento ha sottolineato la capacità di gestione finanziaria dimostrata dalla sezione folignate, attraverso i bilanci approvati all’unanimità dai soci. Una gestione che non ha avuto strada spianata, dati anche i gravosi impegni economici sostenuti a causa di vari interventi di manutenzione straordinaria, volti a conservare l’immobile di via Piermarini che ospita la sede del sodalizio.

Durante la mattinata, inoltre, la presidente della sezione cittadina dell’Anmig, Fiorella Agneletti, ha tirato le somme di quest’ultimo anno di attività e presentato i progetti presenti e futuri del sodalizio. E lo ha fatto alla presenza dei presidenti umbri Rita Bacoccoli, Adriano Tofi, Aldo Vispi, Paolo Berretti, Bruno Vinerba con la vice Mariangela Rossi, e Sauro Vitali rispettivamente delle sezioni di Perugia, Assisi, Gubbio, Città di Castello, Castiglione del Lago e Gualdo Tadino nonché di Roberto Pepponi e Fausto Sonno del Fiduciariato di Spello. A seguire la donazione, da parte del tenente cavaliere Giampiero Bianchini, di una pergamena con tutti i nomi dei presidenti sezionali scritti in carattere gotico.

Poi, come detto, la presentazione del libro di Carla Ponti, un romanzo ambientato in terra umbra. A coordinare la conferenza il professor Roberto Segatori, con l’intervento del presidente del consiglio comunale Lorenzo Schiarea e del giornalista Alvaro Fiorucci. Proprio quest’ultimo ha apostrofato come “affascinante” la capacità di scrittura dell’autrice. “Il filo conduttore – ha quindi commentato Fiorucci – riguarda la ricerca di una via difficilissima da parte del protagonista del libro, per la conquista dei propri diritti come autonomia e libertà. Una via di emancipazione sociale della società rurale, ottenuta con strumenti legali, di riscatto dalle proprie condizioni di vita difficile vissuta nel primo Novecento, prima, e durante la prima guerra mondiale seguita, poi, dall’altrettanto periodo tragico del ventennio fascista”.

Ad accompagnare la presentazione del romanzo, la lettura di alcuni brani da parte di alcune studentesse del 1° G dell’Istituto tecnico economico aeronautico “Scarpellini di Foligno (Agata Ciavaglia, Sofia D’Ambrosio, Sara Piselli, Chiara Santarelli, Veronica Volpi, Tancha Ayuk Nigefor Kensha), sotto la regia della professoressa Mara Savini, della vice preside Maria Carla Cicciola, e accompagnate, per l’occasione, dal professor Fausto Rapaccini. Tra il numerosissimo pubblico presenti all’evento anche il professore Luigi M. Reale e il giornalista Claudio Bianconi, che hanno curato la prefazione e l’introduzione del libro di Carla Ponti e che nella mattinata di domenica hanno portato il proprio contributo.