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A Foligno si va verso la costruzione della nuova scuola “Mameli”

Nel quartiere di Prato Smeraldo il primo dei 14 interventi previsti dall’“ordinanza Legnini” che interesserà il nido, l’infanzia e la primaria. Circa 3,5 milioni di euro stanziati, che andranno rivisti alla luce dell’aumento dei costi

Pubblicato il 19 Dicembre 2024 17:44 - Modificato il 20 Dicembre 2024 17:02

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Passi in avanti per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Prato Smeraldo. Come anticipato sulle colonne della Gazzetta di Foligno lo scorso mese di settembre, in un’intervista all’assessore ai Lavori pubblici Marco Cesaro e al dirigente d’area Francesco Maria Castellani, è da lì che partirà il maxi piano di interventi sulle strutture scolastiche cittadine previsto dall’ordinanza 31 del 2021, quella cioè a firma del commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini.

Ordinanza che prevedeva di mettere mano a ben 14 edifici tra istituti e palestre. Tra questi, come detto, anche il nido e le scuole dell’infanzia e primaria “Mameli”, per i quali negli scorsi giorni è arrivato l’ok della giunta Zuccarini ai documenti di indirizzo alla progettazione predisposti dall’Area Lavori pubblici. In ballo due interventi da oltre un milione di euro ciascuno. In particolare da un milione e 800mila euro per la demolizione e ricostruzione del nido e della scuola dell’infanzia; e di un milione e quasi 700mila euro per la primaria. Costi che, però, andranno ritoccati, come emerso dall’atto licenziato dalla giunta comunale. Sì, perché i due contributi erano stati assegnati nel 2021. A distanza di quasi quattro anni, dunque, gli importi andranno rideterminati alla luce dell’aumento dei costi. Rideterminazione che arriverà “all’esito dell’approvazione del progetto definitivo – si legge nella delibera 543 – a cui potrà essere aggiunto il 20% per l’adeguamento dei prezzi come previsto dall’ordinanza 126 del 2022”.

La realizzazione dei nuovi edifici avverrà nella stessa area in cui sono già presenti le strutture scolastiche che andranno, poi, demolite. Il tutto in linea con le condizioni di assetto idraulico definite dal Pai. L’idea, come peraltro già anticipato dall’assessore e dal dirigente, è che i nuovi edifici siano adiacenti ai precedenti, che nel frattempo continueranno ad ospitare gli alunni fino alla conclusione dei lavori. Inaugurati i nuovi edifici, però, non si procederà con l’immediata demolizione di quelli vecchi, che verranno utilizzati temporaneamente per trasferire gli studenti di altre scuole che saranno oggetto della stessa tipologia di intervento.

Come detto, però, al polo di Prato Smeraldo si andranno ad aggiungere altri interventi in altre scuole per un totale di 14 diversi progetti. Ricapitolando le disposizioni dell’“ordinanza Legnini”, post sisma 2026, le scuole che saranno demolite e ricostruite saranno: l’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado di Colfiorito; l’infanzia di Maceratola, della Paciana e di Vescia; la primaria di Sportella Marini per quanto riguarda l’edificio in muratura; l’infanzia e la primaria di via Monte Cervino; e l’infanzia e la primaria di via Fiume Trebbia. Sempre da demolire e ricostruire le palestre di via Monte Cervino, quella della primaria e secondaria di Sant’Eraclio e quella della secondaria di primo grado di Belfiore. Infine, previsto l’adeguamento sismico delle scuole dell’infanzia e primaria di Casenove e della primaria di Sportella Marini con riferimento, in questo caso, all’edificio in cemento armato.

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