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Servizi sociosanitari, l’Usl 2 sospende l’accordo di collaborazione con 15 Comuni

Pubblicato il 19 Dicembre 2022 13:04 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:22

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È per “evitare inutili quanto ingiustificati e pericolosi allarmismi” che l’Usl Umbria 2 ha fornito alcune precisazioni circa la sospensione, dal primo gennaio 2024, dell’accordo di collaborazione con alcuni Comuni nell’ambito delle attività sociosanitarie. Nel dettaglio, tutto parte dal dibattito scaturito dalla lettera del direttore generale dell’Azienda sanitaria, Massimo De Fino, trasmessa a quindici dei complessivi 54 Comuni del territorio di competenza, ossia Foligno, Spello, Trevi, Bevagna, Montefalco, Valtopina, Giano dell’Umbria, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Gualdo Cattaneo, Sellano, Terni, Acquasparta, Stroncone e Spoleto. Quella nota aziendale che aveva appunto per oggetto la “Sospensione, a partire dal 1° gennaio 2024, dell’accordo di collaborazione per l’integrazione sociosanitaria” e rispetto alla quale, per una corretta lettura e comprensione, l’Usl Umbria 2 è intervenuta offrendo, come detto, alcune precisazioni. Un intervento per fare chiarezza, insomma, articolato su sei punti.

LE PRECISAZIONI – Intanto viene spiegato come “l’accordo Asl – amministrazioni comunali per la gestione dei servizi sociosanitari in compartecipazione non è un obbligo di legge, bensì una possibilità di collaborazione per attività di interesse comune. Non a caso – aggiungono dall’Usl – la durata di tutti gli accordi stipulati è annuale o al massimo biennale, non prevede proroga tacita e cessa la sua efficacia entro la fine dell’anno 2023”. Viene poi sottolineato che “i servizi sanitari attualmente garantiti alla popolazione non subiranno alcuna interruzione né ridimensionamento” e che “l’Azienda Usl Umbria 2 continuerà a sostenere appieno la spesa sanitaria”. L’Usl precisa quindi che, “con largo anticipo, la nota del direttore generale prevede, a partire dal 1° gennaio 2024, un semplice passaggio amministrativo di consegne, ai 15 Municipi interessati, della gestione dei servizi sociali in compartecipazione, tenuto conto che già da molti anni i Comuni sono organizzati in Ambiti di Zona Sociale e pertanto in grado di attivarsi, come già avviene per le altre 39 amministrazioni municipali del territorio aziendale, per garantire le attività sociali di loro competenza”. Insomma, stando all’Usl Umbria 2 questo provvedimento “tende ad uniformare modelli organizzativi e procedure adottate in altri distretti dell’Azienda sanitaria (39 Comuni sui 54 complessivi), così come già avviene nel territorio della Usl Umbria 1”. Nel comunicato si legge inoltre che le motivazioni riportate nella nota aziendale sono legate alla necessità di rivedere l’organizzazione generale dei servizi dell’Usl Umbria 2, in linea con quanto previsto da normative vigenti, quali il Pnrr, e dalle disposizioni della Regione Umbria inerenti, in particolare, la riorganizzazione della rete ospedaliera: “Il nuovo quadro di riferimento – spiega l’Usl 2 – si completa con significative modifiche, e conseguente rivisitazione, delle funzioni del personale amministrativo e socio-assistenziale che attualmente si occupa anche delle attività di delega dei Comuni”. L’Azienda osserva infine come occorra considerare “la mole di attività connessa al recupero dei crediti, per la parte sociale, a carico dei Comuni, che sta determinando forti ritardi sia nel pagamento dei fornitori che nel rispetto delle scadenze relative agli adempimenti contabili, ritardi – prosegue l’Usl Umbria 2 – di cui l’Azienda non può rispondere per conto terzi né tanto meno prevedere un impiego di fondi destinati alle spese sanitarie per il pagamento delle quote sociali di competenza dei Comuni”.

E dopo aver fornito le precisazioni che riteneva opportune, la stessa Usl Umbria 2 ricorda come abbia sempre mantenuto “proficui rapporti con le amministrazioni comunali” ed annuncia che “nel prossimo anno confermerà la propria collaborazione al passaggio di consegne necessario alle stesse per attivarsi in autonomia per garantire le prestazioni sociali come da normativa vigente”.

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