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Bersani a Foligno carica la piazza: “Non perdiamo questa occasione”

Tappa in città per l’esponente del Partito democratico a sostegno della candidatura di Mauro Masciotti in vista del ballottaggio di domenica 23 e lunedì 24 giugno. Tra i punti toccati la necessità di ripartire dai territori per lo sviluppo e il progresso del Paese

Pubblicato il 20 Giugno 2024 16:20 - Modificato il 20 Giugno 2024 18:51

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Una chiamata all’impegno. È quella arrivata all’elettorato folignate da parte di Pierluigi Bersani, che nel pomeriggio di mercoledì 19 giugno ha calcato il palco di piazza della Repubblica per sostenere la corsa a Palazzo Comunale di Mauro Masciotti, in vista del ballottaggio di domenica 23 e lunedì 24 giugno. “Questa è una battaglia che non si può lasciare solo ai candidati” ha detto davanti ad una piazza gremita, ricordando come “dopo un primo tempo giocato benissimo” ora toccherà misurarsi con la seconda e ultima parte del match elettorale che decreterà il futuro sindaco di Foligno.

L’esponente del Partito democratico si è quindi soffermato sulle destre in generale, compresa quella italiana, apostrofate come “negazioniste” su temi del cambiamento climatico e dei vaccini, tendenti “a spostare il potere verso l’esecutivo plebiscitario e a ridurre il potere legislativo, giudiziario e il ‘quarto potere’ della stampa e dell’informazione”, “corporative” in economia e lontane da concetti universalistici. Bersani non ha poi risparmiato stoccate alle politiche della premier Giorgia Meloni e degli alleati di governo, ma anche alle posizioni espresse da figure come quella del generale Roberto Vannacci, ribadendo il valore dell’“universalità” insito nella Costituzione italiana, ma anche l’importanza dei territori come motore per lo sviluppo e il progresso del Paese. “Qui – ha dichiarato – deve nascere la contronda, i territori sono la chiave”. Territori dai quali, ha ricordato, sono nati “prototipi poi diventati leggi nazionali” con riferimento a politiche di promozione degli asili nido, in favore di disabili e anziani, frutto di “dell’egualitarismo della sinistra e il solidarismo dei cattolici: culture – ha detto – che sono universalistiche”.

Bersani in piazza della Repubblica (foto Alessio Vissani)

Quindi, l’endorsement a Masciotti, definito “incarnazione” dei valori universali e solidaristici richiamati durante il suo intervento. “Non credo – ha detto – che una persona che è stata l’orgoglio di Bologna (in virtù dell’esperienza in campo sociale vissuta da Masciotti nel capoluogo dell’Emilia Romagna, ndr) non possa essere l’orgoglio di Foligno, perché dalle stazioni passa l’umanità così com’è”. “Non perdiamo questa occasione: avete fatto 30, fate 31” ha quindi incitato la piazza, per poi concludere con una battuta: “Non è ora di pettinare le bambole, per favore”.

Prima che la festa della coalizione si spostasse al parco dei Canapè per “Il treno dei desideri”, appuntamento per vivere tutti insieme le ore antecedenti il silenzio elettorale, ad intervenire da piazza della Repubblica è stato, ancora una volta, il candidato sindaco. “Il filo con cui mi hai riportato alla stazione di Bologna – ha detto Masciotti, rivolgendosi a Pierluigi Bersani – non può che emozionarmi e darmi la carica per portare avanti con forza i valori acquisiti in tanti anni”. Ribandendo la necessità di “ritrovare l’orgoglio per far sì che la città possa tornare a rifiorire” dopo anni di “schiaffi” presi da quella che ha ricordato essere la “terza città dell’Umbria”, Mauro Masciotti ha rinnovato l’invito a “camminare insieme per il bene comune, sbaglieremo – ha aggiunto – ma lo faremo insieme e insieme ricostruiremo”. “Vinceremo questa onda nera sempre più presente – ha quindi concluso – e lo faremo dal centro del mondo. Ma lo potremo fare – ultimo appello – solo andando a votare”.

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