Si è subito mosso il Centro regionale di protezione civile. Nei minuti successivi al sisma delle 1.55 di questa notte, la protezione civile regionale umbra ha potenziato il il personale di sala operativa, per rispondere alle richieste dei cittadini spaventati dal terremoto di 3.5 con epicentro Foligno (a una profondità di 10 chilometri e a 2 chilometri a sud-ovest del centro cittadino).
“L’accelerometro posizionato presso il Centro regionale di protezione civile ha indicato una accelerazione al suolo (PGA) di 127,21 – fanno sapere dalla Regione – la massima registrata dai sensori nella zona, infatti risultano valori dimezzati negli altri strumenti prossimi all’epicentro”.
Durante la sua attività, il Centro regionale che si trova proprio a Foligno ha preso inoltre contatti con le altre strutture operative di protezione civile e comuni interessati. Una decina le chiamate pervenute da privati ma nessuna per segnalare danneggiamenti.
Sono stati contattati, oltre al sindaco di Foligno, quelli di Spello, Trevi e Montefalco, i più prossimi all’epicentro, per avere informazioni sulla situazione ed in particolare su eventuali segnalazioni di danni a strutture pubbliche o private.
Tutti hanno riferito di aver percepito la scossa come forte ma di non avere nulla da evidenziare. Anche il comando dei vigili del fuoco non ha ricevuto comunicazioni o richieste di sopralluoghi per danni. Diversi scambi di informazioni sono avvenute anche con la Sala Situazioni Italia.
Non sono stati aperti i Centri Operativi Comunali. A Foligno, Montefalco, Spello e Trevi sono state chiuse precauzionalmente le scuole in attesa che i tecnici comunali o provinciali, secondo le rispettive competenze, effettuino dei sopralluoghi per accertare la utilizzabilità delle strutture, attività di routine dopo eventi come quello avvenuto nella nottata.