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Ospedale di Spoleto, al via la differenziata nelle stanze di degenza

Pubblicato il 12 Giugno 2015 18:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:53

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L’ospedale di Spoleto apre le porte ad una raccolta differenziata più capillare, con un progetto ideato in collaborazione con la Valle umbra servizi e il consorzio Abn. Se infatti la differenziazione dei rifiuti era in voga già da tempo negli spazi comuni e ambulatoriali del San Matteo degli Infermi, da ora in poi sarà estesa a tutte le stanze di degenza. Una pratica quindi che non riguarderà più solo gli operatori ma anche gli utenti. Le camere infatti saranno dotate di un tris di raccoglitori per la carta, la plastica e l’indifferenziato. E se da una parte ci sono i rifiuti speciali prodotti negli ospedali che devono fare un percorso diverso, molto si può fare per quelli di tutti i giorni che possono essere inseriti nel circuito della differenziata. Quella del San Matteo degli Infermi, inoltre, è un’iniziativa sperimentale, perché di fatto parte dall’ospedale di Spoleto – che conta 60 stanze, per un totale di circa 140 posti letto – per poi essere estesa anche agli altri presidi dell’Asl Umbria 2. Nel nosocomio spoletino, tuttavia, l’opera di sensibilizzazione è già iniziata attraverso la distribuzione di materiale informativo che – tra le altre cose – prevede anche un volantino tascabile per gli operatori. Oltre a ciò, un primato importante per la struttura della città ducale è quello della riduzione della plastica. Da cinque anni infatti, con la collaborazione di Abn – che si occupa del servizio mensa e pulizia -, vengono usate stoviglie in ceramica per i pasti dei pazienti. SAPORI – “Gli obiettivi – ha dichiarato il direttore sanitario del nosocomio spoletino, Luca Sapori – sono quelli di contribuire a creare una cultura della raccolta differenziata e di ridurre la produzione dei rifiuti ospedalieri indifferenziati. Nelle stanze di degenza non abbiamo inserito il vetro perché – ha sottolineato – da una analisi fatta abbiamo rilevato che la maggior parte degli utenti, e dei familiari che li accompagnano, non lo utilizzano. Quindi il contenitore – ha concluso – sarà uno per ogni reparto”. FRATINI – Per il direttore generale dell’Asl Umbria 2, Sandro Fratini, si tratta di un “progetto di civiltà, perché avrà sia la capacità di aumentare il livello di differenziazione dei rifiuti sia perché avrà un effetto educativo sulle persone che anche nell’ospedale dovranno pensare a raccogliere i rifiuti in maniera intelligente ed organizzata. Questa iniziativa parte da Spoleto – ha detto in conclusione – ma poi la estenderemo a tutte le altre strutture”. SALARI – “Sono certo che i frutti saranno notevoli – ha affermato il numero uno di Vus, Maurizio Salari – E’ importante che due grandi realtà pubbliche si mettano insieme per risolvere un problema di rilievo per tutti i cittadini. Questo progetto, inoltre, riguarderà presto anche l’ospedale di Foligno. Il tutto comunque servirà a raggiungere il 65% di raccolta differenziata che ci viene richiesto sia dai cittadini che dal sistema legislativo nazionale e regionale. L’obiettivo – ha concluso – è quello di ridurre al massimo il conferimento di rifiuti in discarica e con esso quindi il relativo costo”. Allo stato attuale la raccolta differenziata a Spoleto si aggira intorno al 41%. Un dato ancora piuttosto lontano dalla soglia del 65% ma che – con ogni probabilità – aumenterà anche con l’avvio del porta a porta in centro storico, che partirà dopo il Festival dei Due Mondi.

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